Il prolungamento a lungo termine della collaborazione di James Allison in qualità di Direttore Tecnico con il team Mercedes conferisce all’ingegnere britannico il diktat di ritornare a recitare un ruolo da protagonista nella massima categoria del motorsport.
A seconda dei punti di vista questa mossa può essere considerata un importante attestato di stima verso il tecnico inglese o una scelta obbligata dopo che i progetti firmati da Mike Elliott hanno miseramente fallito.
La “cura” Allison ha già invertito la rotta della stagione 2023, campagna in cui la Mercedes ha ostinatamente creduto nel concetto zero-sidepod che sembrava iniziare a dare i suoi frutti alla fine del 2022 con l'illusoria doppietta nel gran premio del Brasile.
La stabilità tecnica in seno alle frecce d’argento conferma che il mercato degli ingegneri è cristallizzato e che quasi tutti i team stanno optando per la continuità tecnica in attesa della rivoluzione regolamentare del 2026.
Le fortune della stella a tre punte, all’alba dell’era turbo-ibrida, sono state agevolate dalla superiorità delle power unit progettate con largo anticipo rispetto ai competitor. Un fattore che conferì un vantaggio competitivo che la concorrenza riuscì a colmare solamente dopo 4 stagioni (2017, nda). Allison arrivò in Mercedes da Maranello nel Febbraio del 2017 in un team che aveva vinto 6 titoli nelle precedenti 3 stagioni. In sostanza venne inserito in una organizzazione vincente.
Ora l’incarico è molto più gravoso perché nella posizione dominante c’è la Red Bull, autentica schiacciasassi dell’era delle nuove wing car. La sensazione è che nonostante manchino 2 stagioni, per tutti i team il domani è la stagione 2026. L’ennesima rivoluzione regolamentare indotta dall’introduzione delle power unit di seconda generazione potrebbe essere la sliding doors per molti tecnici e addirittura per alcuni team.
Le recenti umiliazioni delle frecce d’argento non sono certo piaciute a Stoccarda la cui partecipazione al mondiale di Formula 1 non è mirata a rinverdire i fasti del passato ma per puntare alla vittoria come strategia commerciale ineguagliabile per la vendita delle auto stradali. Per tanti anni Mercedes è stato fornitore di power unit inizalmente sotto le mentite spoglie Ilmor.
Sauber C12 motorizzata Ilmor – Credit: cr-images.de
Fra due anni saranno tutti sotto esame, lo stesso Toto Wolff la cui estensione contrattuale con il team Mercedes termina proprio alla fine del 2026. Nel mentre è comunque mandatatorio arginare lo strapotere Red Bull sperando che la specifica finale della W14 sia stata una buona base di partenza per il progetto 2024.
Foto interna https://www.cr-images.de