Leggi l'articolo completo su formula1.it

20/01/2024 17:45:00

F1, Menabue rivela: «Newey vicino alla Ferrari. L'accordo saltò, ma non per soldi». I dettagli


News di Alessio Ciancola

Senza dubbio, anche solo guardando il suo curriculum, Adrian Newey può essere unanimemente considerato come uno degli migliori ingegneri nella storia della F1 oltre che, ai giorni d'oggi, un vero e proprio pilastro del team Red Bull, di cui è parte integrante sin dal debutto in F1 nel 2006 e principale artefice dei 13 titoli mondiali che scuderia ha conquistato nella sua storia (sette Max Verstappen e Sebastian Vettel tra i piloti e sei tra i costruttori).

Un tecnico, di fatto, dal valore indiscutibile che, che ha impressionato per il suo genio e la sua creatività sin dal suo debutto, alla fine degli anni '80 con la Leuton House, e che ha mietuto successi a raffica nel corso della sua carriera ultra trentennale nella massima serie automobilistica con team storici come McLaren, Williams. Tecnico che ha deciso da qualche anno a questa parte di dedicarsi anche ad altri progetti oltre la F1, sempre restando nel gruppo Red Bull.

Una carriera, oggettivamente, straordinaria e probabilmente irripetibile a cui però, se vogliamo, è mancata la ciliegina sulla torta: il passaggio in Ferrari. Uno scenario a cui si è andati più volte vicini (almeno 3), ma che mai, per diversi motivi, si è realizzato. Andando così a precludere alla F1 una delle accoppiate più iconiche di sempre.

Passaggio di Adrian Newey in Ferrari di cui abbiamo avuto modo di parlare, nel corso di un'intervista esclusiva, con Modesto Menabue, ex tecnico della Scuderia che, di fatto, non può che essere considerato come fonte assolutamente attendibile per fornire (avendo vissuto questo possibile scenario dall'interno) una versione sui motivi che mai hanno portato il tecnico britannico a solcare i cancelli di Maranello.

L'ex motorista del Cavallino, senza mezzi termini, ha confermato l'esistenza di trattative tra Newey e la Rossa, evidenziando nell'impossibilità del tecnico inglese di portare con sé dei suoi fedelissimi da porre a capo dei vari reparti, il motivo del mancato approdo del "Genio" in Italia. Tecnici che, in qualche modo, lo avrebbero aiutato ad inserirsi nel team ed evitare il 'fuoco amico' della GeS.

"Newey è stato vicino alla Ferrari, sono certo. Non si fece niente perché voleva con sé i suoi tecnici, non per motivi economici. Non sarebbe mai venuto da solo, davanti alla 'mafia' che ti ostacola. Si voleva tutelare con i suoi fedeli in ruoli chiave, a fare i report".

Un ambiente difficile, quello della Scuderia, che reso impossibile il passaggio di Adrian in Rosso ma in cui, invece, Modesto Menabue ha resistito per oltre 40 anni. Un periodo lungo in cui, di fatto, la passione riveste un ruolo importante.

"La passione è fondamentale per lavorare in Ferrari ed in F1. Ho fatto 30 anni di gare, 520 GP. Ti deve piacere, hai nuove sfide ogni anno. Certo, in Ferrari non è facile, se sbagli sei crocifisso".

Leggi anche: Sainz-Ferrari, il rinnovo si allontana: futuro in Audi?

Leggi anche: Ferrari, per il lancio servono il rumore e il silenzio

Foto copertina twitter.com