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10/02/2024 07:30:00

Red Bull, dominio a rischio? Newey: «Forse siamo stati conservativi. RB20 un'evoluzione»


News di Alessio Ciancola

Squadra, anzi macchina che vince non si cambia. Questo è l'approccio con cui, in inverno (come nella passata stagione), i tecnici della Red Bull hanno progettato e sviluppato la RB20, la monoposto 2024 con cui il team e Max Verstappen dovranno difendere il titolo mondiale piloti e costruttori centrati quasi di slancio nel 2023. Approccio che, come detto, ha funzionato egregiamente nel 2023 ma che, in maniera sorprendente, potrebbe non funzionare quest'anno.

Un dubbio che, in questi mesi, sembra stia circolando tra i corridoi di Milton Keynes, almeno stando (pur senz sapere se si tratti di bluff o di una vera preoccupazione) a quanto affermato da Adrian Newey. Il tecnico inglese, parlando al podcast "Talking Bulls", ja commentato la scelta di proseguire con il filone di sviluppo nato nep 2022, sostenendo che questa decisione potrebbe non garantire alla Red Bull i successi avuti negli ultimi anni. Non tanto in virtù di dati negativi visti dai tecnici diretti da Pierre Wache quato, piuttosto, di un filone di sviluppo che, dopo due anni, potrebbe essere giunto al limite.

"La nostra vettura è una terza evoluzione della vettura 2022. La vettura dell'anno scorso è stata un'evoluzione della RB18. I punti principali sono stati, ovviamente, lo sviluppo invernale in termini di aerodinamica, comprensione di ciò che dovevamo fare con le sospensioni per migliorare la vettura e la riduzione del peso, perché non siamo mai scesi al limite di peso nella macchina 2022. La vettura di quest'anno è la terza evoluzione della RB18. Non sappiamo, ovviamente, se la terza evoluzione sia troppo conservativa, mentre altri potrebbero aver fatto qualcosa di diverso. Non si può sapere".

Il tecnico consulente del team di Milton Keynes ha sottolineato quanto non ci sia una modo chiaro, se non attendere la pista, per capire se la Red Bull abbia fatto la cosa giusta. Adrian ha poi ammesso di essere rimasto totalmente sorpreso quando, nel 2024, in Red Bull hanno compreso quanto fosse avanti, dominante la monoposto.

"La RB18, la prima vettura con le nuove norme, credo che sia riuscita a mettere a punto i fondamentali in termini di approccio al processo di ricerca, all'architettura e così via. Siamo riusciti a produrre una vettura decente che abbiamo sviluppato. Ovviamente abbiamo avuto una vettura molto forte. E nel '22 abbiamo avuto una seconda parte di stagione molto competitiva. Nel 2023, quindi nella seconda stagione di questi regolamenti, ci aspettavamo che la griglia si avvicinasse. L'anno scorso, quindi, ha colto tutti noi, io in primis, di sorpresa. Non ci aspettavamo davvero il dominio che abbiamo avuto".

L'ex tecnico di McLaren e Williams ha parlato poi della grande pressione che grava sul team che, pur avendo visto i rivali avvicinarsi alla fine della scorsa stagione, ha comunque deciso di non stravolgere la monoposto, sviluppando semplicemente la RB19 in RB20, senza ricercare nuove strade dove estrarre prestazione.

"Quest'anno, da quello che ho capito, molti rivali hanno dato una occhiata alla nostra monoposto dello scorso anno. Sospetto che ci saranno un bel po' di macchine che assomiglieranno alla nostra. A fine 2023, sebbene Red Bull sia riuscita a vincere tutte le gare a parte Singapore, tutti hanno iniziato ad avvicinarsi a noi, ci stavano alle calcagna. Onestamente c'è molta pressione da noi".

Dubbi che Newey ha ammesso candidamente ammesso, sottolineando che sarebbe stato un vantaggio per il team affidare ad un gruppo di progettisti il compito di cercare nuoci e più radicali approcci per la RB20, per mantenere intatto il vantaggio del 2023. Scenario però impossibile a causa delle limitate risorse a disposizione, figlie della presenza del Budget Cap che, di fatto, impedisce di perseguire ogni via di sviluppo possibile.

"La domanda è: dobbiamo avere un gruppo che si occupa di idee completamente diverse o continuare sulla strada intrapresa? Le nostre risorse sono limitate. Quindi non possiamo fare tutto e non possiamo prendere in considerazione tutte le strade. per cui abbiamo scelto di sviluppare ciò che abbiamo. Speriamo che questa sia la decisione corretta, pur essendo prudente".

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Foto copertina twitter.com