Terra francese, terra di riscossa. Così verrebbe da dire se si pensa alla Ferrari, che adesso ha davanti a sé un’importante serie di opportunità per recuperare terreno in classifica e riconquistare il netto vantaggio ottenuto qualche tempo fa. La prima fila a Magny Cours è tutta rossa, ma stavolta è Raikkonen ad essere davanti a Massa, per poco più di quaranta millesimi di secondo, questione di metri. E’ la pole numero 200 nella storia della Ferrari, un nuovo record che si aggiunge alla già lunga serie di primati. Del resto questa è la pista dove l’anno scorso proprio Raikkonen ritornò a vincere e iniziò la difficile cavalcata verso il suo meritato titolo. E’ la pista dove quattro anni fa Michael Schumacher vinse con la celebre quanto rara strategia a quattro soste. E’ anche la pista dove lo stesso Michael, nel 2002, vinse con larghissimo anticipo, il quinto titolo personale. Il tutto mentre un certo Kimi Raikkonen stava per ottenere la sua prima vittoria in carriera a bordo della McLaren Mercedes…
Il team di Ron Dennis, oggi, ha dovuto combattere con un po’ di difficoltà la supremazia Ferrari. Considerato che Hamilton (terzo tempo) dovrà partire arretrato di dieci posizioni per i fatti del Canada, la McLaren aveva puntato sul suo compagno di squadra, che ha ancora il compito di togliere punti ai rivali (nonostante lo start da una grigia sesta posizione). E’ stata per tutti una qualifica molto serrata, con distacchi ravvicinati e vere e proprie sorprese: le Bmw sembravano aver perso la gran forma di Montreal, con Heidfeld impegnato a lottare per l’accesso al Q2 (!) e Kubica a ottenere a stento l’entrata nel Q3. “Colpa” anche e soprattutto di una pista molto tecnica, dove il bilanciamento è essenziale e un ottimo contributo deve quindi venire dalla monoposto. Al contrario c’è chi ha sorpreso, come le Toyota, che non hanno avuto difficoltà ad accedere alla fase finale delle qualifiche, piazzando Trulli con un ottimo quinto crono (davanti alla McLaren di Kovalainen!) e Glock decimo. Domani il responso della pista, di quella che potrebbe essere l’ultima gara a Magny Cours. Sì, purtroppo il baricentro della Formula Uno tende a spostarsi sempre di più fuori dal Vecchio Continente. E non per ragioni che non siano economiche.