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Alcuni tifosi e diversi esperti non hanno riscontrato grandi novità o innovazioni nella SF-24, rispetto alla Ferrari dello scorso anno. Eppure, l'aspetto estetico conta poco in Formula 1, l'importante è che la vettura sia veloce.
I nomi di rilievo della Rossa, invece, sembrano cautamente ottimisti per la stagione che sta per cominciare.
Frédéric Vasseur aveva affermato, già nel mese di dicembre, che "il 95% della vettura" sarebbe stato cambiato per il 2024.
Alcune modifiche importanti sono già visibili ad occhio nudo, o quantomeno con la lente d'ingrandimento, ma la vera rivoluzione dovrebbe essere sotto pelle.
Enrico Cardile, direttore tecnico della Ferrari, ha confermato che la squadra "non si è posta vincoli progettuali" per la nuova SF-24, rivelando nel contempo che sono già pronti dei pacchetti di aggiornamenti.
Anche nelle parole dei piloti, Charles Leclerc e Carlos Sainz, si percepiscono sensazioni più positive rispetto a quelle di 12 mesi fa.
Sarà la pista, come da sempre in Formula 1, l'unico giudice. Quando arriverà il suo verdetto, potremo iniziare a commentare il lavoro fatto a Maranello.
Eppure, proprio per questo motivo, diamo tempo al Cavallino; perché confabulare "la Ferrari è la meno estrema", ancor prima di vederne le prestazioni, lascia il tempo che trova.
Anche dopo i test in Bahrain, addirittura dopo le prime gare del prossimo Mondiale, si aspetti a condannare gli ingegneri.
Se si vuole evitare di cascare nella trappola, basta ricordarsi della Red Bull nel 2022, dominatrice assoluta del campionato nonostante 3 ritiri nelle prime 3 gare (2 per Verstappen, 1 per Pérez).
Le aspettative sono alte, com'è giusto che sia quando si parla del nome "Ferrari"; così com'è giusto che tutti i Tifosi pretendano di essere in piena lotta per un Mondiale che aspettano da più di 15 anni.
Da qui a stigmatizzare la SF-24 soltanto perché "a livello di forme è la meno estrema", però, c'è un abisso.
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Foto copertina Federico Basile Instagram
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