Più forte degli imprevisti, Hamilton. Più forte persino di quella safety car che sembrava voler concedere una chance in più alla grande sconfitta di oggi, alla Ferrari. Squadra ferita anche su una pista che, stando alle previsioni sulla carta, le doveva essere favorevole. Inquietante. Non per Lewis, ovviamente. O per Piquet, che con quella tattica a sosta singola e una bella spolverata di fortuna è riuscito a portare a casa un risultato oltre ogni aspettativa. Silverstone due settimane fa e Hockenheim oggi rappresentano i due appuntamenti del riscatto, i due ruggiti del leone e del suo cavallo di fuoco, la McLaren motorizzata Mercedes, protagonista in casa come lo scorso anno al Nurburgring, quando fu Alonso a sconfiggere Massa, con tanto di litigio in italiano in mondovisione a fine gara…
Ci ripetiamo di nuovo la stessa domanda: dov’è finita la squadra campione del mondo? Si può perdere la propria superiorità nell’arco di un paio di gare? Evidentemente in questo caso sì. Non ci piace esaltare i vincenti e “massacrare” i nuovi “perdenti”: la stagione è molto lunga, la Formula Uno è uno sport dove ogni pronostico può essere tranquillamente spazzato via da imprevisti di ogni tipo, ma il dato di fatto è uno soltanto: la McLaren sembra aver sorpassato la magica F2008, la monoposto progettata per il campione in carica e per un altro veloce pilota come Felipe Massa. Dati che a Maranello elimineranno ogni traccia di sorriso: tra due settimane si va all’Hungaroring, dove le rosse hanno spessissimo sofferto. E tre settimane dopo, successivamente alla pausa estiva, si andrà sul nuovo ed inedito circuito “cittadino” di Valencia, dove non ci sono riferimenti passati e si deve fare tutto in fretta e da zero, simulazioni a parte.
Tornando a quella famosa safety car, entrata in pista dopo il violento botto di Timo Glock a causa di una sospensione rotta (!), la Ferrari poteva giocare la carta vincente, almeno con Massa, e ci ha provato. Sosta subito dopo l’apertura della pit-lane, come tutti gli altri, e poi fuga, soprattutto perché la McLaren ed Hamilton avevano deciso di non fermarsi (apparentemente senza spiegazioni…) in regime di safety, bensì dopo, con un potenziale grave svantaggio per Lewis. Non è andata così. Massa non è riuscito a fare il miracolo, si è fatto ri-sorpassare (non c’erano molte altre possibilità…) da Hamilton e ha perso la sua comunque difficile occasione di vittoria. Raikkonen? Presente solo al momento di una breve rimonta dall’inizio della zona punti, fino al sesto deludente posto finale, che lo porta dietro di sette punti rispetto all’inarrestabile Lewis. Alla Ferrari non resta che rimboccarsi le maniche e darci dentro sul serio di qui alla fine della stagione. Perdere un campionato che sembrava vinto fino a poco tempo fa è un assurdo record cui non ambisce nessuno…