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16/03/2024 07:30:00

F1, scopriamo le principali funzioni del volante di una monoposto


News di Alessio Ciancola

Con il passare dei decenni, e gli inevitabili progressi tecnologici dell'ingegneria, le vetture di F1 sono diventate auto davvero complesse, tali da moltissimo tempo per la progettazione, costruzione e gestione in pista. Tra gli elementi più complessi, avanzati ma anche costosi di una monoposto c'è senza dubbio il volante: componente cruciale per un'auto e per il suo funzionamento, diverso chiaramente da quello delle auto stradali.

Volanti che, negli anni, hanno subito grosse evoluzioni, diventando sempre più ricchi di funzioni oltre a quella, banale, di elemento di  sterzata. Agli albori del mondiale, i volanti presentavano notevoli somiglianze con quelli stradali (date le tecnologie non avanzate): rotondi e realizzato in legno e alluminio. Un prodotto evolutosi poi negli anni '60, come materiali, con la corona rivestita in pelle per una maggiore presa. Negli anni '70, invece, arrivarono i primi pulsanti: interruttore di accensione/spegnimento di emergenza per passare poi, negli anni '80, a volanti rivestiiti in alcantara per un miglior grip per le mani del pilota. Non solo, poiché gli stessi piloti hanno iniziato a personalizzare questo "strumento" in base allo stile di guida, lavorando sui diametri ed accettando, da inizio anni '90, il loro essere facilmente sganciabili (per la sostituzione in corsa e la facilitazione nelle procedure di emergenza).

Pulsanti che sono divenuti sempre maggiori, portando nuove funzioni, come la radio o il “boost” per i sorpassi, arrivando poi nel 1989, a inglobare i paddle del cambio elettroattuato, introdotto dalla Ferrari. Innovazione che portò a nuove forme per i volanti: rettangolari anziché rotondi. Da allora i pulsanti iniziarono a proliferare: arrivarono i manettini rotanri, limitatore di velocità in pit lane, con anche miglioramenti ergonomici per la facilità di utilizzo. Nel 2014, all’inizio dell’era turbo-ibrida, è stato aggiunto poi um display in modo che i piloti potessero vedere e agire sui parametri necessari per il funzionamento delle complesse PU che, insieme a pulsanti e manettini, hanno costretto gli stessi conducenti a sviluppare una mentalità ingegneristica e trasformato il "semplice" volante in un computer.

Volanti che ogni team personalizza per la propria vettura e per il pilota. Pertanto, in fase di progettazione viene dedicato molto tempo e impegno affinché il confort del driver sia massimizzato, sia a livello di impugnatura che a livello di disposizione dei pulsanti. Pertanto, la sua realizzazione coinvolge l'intero team, dai ingegneri della perfomance sino a quelli di pista visto che, pur nel suo piccolo, l'oggetto in esame impatta sulla prestazione globale della vettura, avendo (in base alle configurazioni) differenti pesi e conseguente impatto sulla prestazione. Tra le varie funzioni che possono essere regolata dal volante , o elementi caratteristici che lo costituiscono, troviamo:

-DISPLAY: al centro del volante, è sempre ben visibile dal pilota, anche in curva, e contiene tutte le informazioni per kl funzionamento dell'auto: marcia, velocità, temperatura di gomme e freni, stato di carica della batteria, bilanciamento di frenata, ricarica e gestione dell’ibrido, mappature motore e molto altro.
-DRS: apre l'ala posteriore per ridurre il drag e aumentare la velocità massima in rettilineo.
-NEUTRAL: mette l'auto in folle.
-DRINK: aziona la cannuccia per bere.
-BOX: dice all team di prepararsi al pit-stop.
-DIF: controlla il differenziale, IN in entrata curva, OUT in uscita curva.
-1/10: clic di 10 punti su una regolazione in questione.
-PIT: limitatore di velocità in corsia box.
-BB: modifica la ripartizione della frenata.
-MARKER: identifica un punto di interesse nei dati da analizzare in telemetria.
-SOC: modifica lo stato di carica della batteria.
-EB: controlla il freno motore.
-BRN: imposta la mappatura di burnout per scaldare le gomme, utile in partenza.
-WET: imposta l'auto per condizioni di bagnato.
-RADIO: per parlare con il muretto dei box.
-START: imposta l'auto per la partenza.
-LED: indicano quando cambiare marcia, o il colore delle bandiere.
-MENU ROTATIVO: modifica parametri come il volume radio o luminosità dello schermo.
-ROTORI: utili allo switch tra le mappature motore, la gestione del differenziale, etc.
-BILANCIERI: sono nella parte posteriore del volante. Quelli superiori sono destinati alla cambiata, a destra per salire di marcia e quello a sinistra per il "downshift". La leva nella parte inferiore è per la frizione, da azionare al via o alla ripartenza dal pit stop.
-INTERRUTTORI: posti nella zona posteriore, sono dedicati a specifici settaggi per specifiche curve.

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Foto copertina www.esquire.com