Una delle persone attualemente più sottovalutate in Formula 1 è James Vowles. L'ex Mercedes è rimasto per anni dietro le quinte, occupandosi di strategia e altro, per poi essere chiamato lo scorso anno dalla Williams per ricoprire il ruolo di team principal. Nel 2023, la squadra è passata dall'ultima all'ottava posizione in classifica costruttori, guidata anche dal carisma dell'ingegnere, il quale si è rivelato ottimo nel suo lavoro: non cerca di nascondere le difficoltà, parla in modo chiaro e ha un ligio codice morale.
Qualche mese fa, in un'intervista al podcast High Performance, il britannico ha parlato dell'importanza della sportività e dell'onestà, qualità fondamentali per rendere un campione tale. Nel fare questo, non ha risparmiato una piccola critica a Michael Schumacher riguardo alla mossa scorretta eseguita ai danni di Villeneuve per il titolo del 1997, che costò poi una squalifica al campione tedesco. "Nel 2014 dissi chiaramente a Rosberg e Hamilton che avevano due scelte: potevano diventare campioni, creando un'eredità che sarebbe durata per molti anni, o potevano vincere una gara facendo un danno al compagno di squadra. Per uno sportivo, la risposta è scontata. Per esempio, Schumacher è un uomo incredibile, ma il 1997 ha lasciato una macchia indelebile sulla sua carriera. Tutti se lo ricordano. E in Mercedes non volevamo essere visti così", ha detto Vowles.
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