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15/04/2024 18:00:00

Smedley: «Vi racconto l'incidente di Massa nel 2009». E parla delle conseguenze riportate


News di Alessio Ciancola

Sono passati quasi 15 anni dal 25 luglio 2009, giorno in cui sul tracciato di Budapest, in Ungheria, la F1 sfiorò la tragedia: sul finire della seconda sessione di qualifiche una molla, persa dalla Brawn GP di Rubens Barrichello, colpì il casco del pilota della Ferrari, Felipe Massa. L’impatto fu devastante, con il brasiliano che perse subito conoscenza e andò a schiantarsi contro le barriere di protezione all'uscita di curva 4, una delle più veloci del circuito magiaro. Un impatto avvenuto a 100 km/h, con il pilota che, privo di sensi, stava schiacciando con i sia l’acceleratore che il freno, e in seguito al quale Felipe rimase nella sua F60 in attesa di esserne estratto per poi venire trasportato in elicottero al vicino ospedale di Budapest.

Qui Massa venne operato nelle ore immediatamente successive,.dopo che gli fu riscontrata una commozione cerebrale e un taglio alla fronte: brutte conseguenze, ma migliori di quelle che sarebbero potute verificarsi, che portano il paulista ad un lungo stop per il recupero, permettendogli di tornare in macchina solo a fine anno per dei test privati e in gara solo nel 2010, anno che in qualche modo sancì uno spartiacque nella carriera del ferrarista. Dopo l’incidente infatti, Massa non è più stato in grado di tornare alla vittoria, perdendo invece quella che forse era la sua migliore stagione come guida, pochi mesi dopo aver perso in maniera incredibile e beffarda il titolo 2008. 

Un episodio che, intervistato in esclusiva da "Formula1.it", è stato ricordato e raccontato proprio dall'ex ingegnere di pista di Felipe Massa in Ferrari, Rob Smedley, che è tornato insieme a noi in quei concitati istanti vissuti a Budapest.

"È stato un perido difficile, in generale, oltre all'incidente. Dopo il crash abbiamo vissuto momenti confusi, non capivamo cosa stesse accadendo. Provavamo a capire dai dati cosa fosse successo, non avendo risposta dal pilota. Poi venne al muretto Flavio Briatore, con una foto in cui si vedeva l'oggetto che aveva colpito Felipe: la molla della vettura di Barrichello. Da allora tutto è stato chiaro. I giorni e le settimane seguenti sono state dure. La notte del sabato siamo andati in ospedale da Felipe, dopo l'operazione. Da allora, e per tutti i mesi successivi, le sue condizioni sono migliorate sempre, con l'aiuto del team, della famiglia e degli amici".

Un duro colpo per Felipe che, come detto, tornò alla guida solo nel 2010 senza però, secondo chi ha conosciuto e lavorato con lui, riportare conseguenze sulla guida e sulle prestazioni.

"Assolutamente, zero cambiamenti. Era lo stesso, malgrado ciò che alcuni pensano. Lo dico conoscendo i dati della sua guida, oltre che conoscendolo bene come persona".

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Foto copertina twitter.com