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28/04/2024 13:00:00

Cosa ha Newey di speciale? Rispondono Hill e Villeneuve


News di Prisca Manzoni

Sono anni che non si parla altro che di lui, Adrian Newey, che a 65 anni gira ancora nei paddock di Formula 1, progettando le monoposto che stanno dominando la griglia dal 2022 e mostrando una conoscenza delle vetture a effetto suolo che nessuno ha. Dopo la bomba del caso Horner che ha scombussolato la Red Bull, l'ingegnere sarebbe pronto a dire addio al team, ma il suo futuro è incerto. Quello che si sa è che ogni squadra lo vorrebbe con sè, anche a costi esorbitanti. 

Ma cos'è che rende questo personaggio così vincente? Cosa ha lui che altri progettisti non hanno? La risposta è arrivata da chi con lui ha vinto un Mondiale. "La gente dice sempre che lui è il mago dell’aerodinamica, e in effetti sì, lo è: ma la sua grande capacità è quella di capire l’intero pacchetto. Ha competenza sulle sospensioni, sul propulsore e soprattutto sul pilota. La sua bravura è nel valutare l’insieme e sa che solo considerando tutto si ha il risultato migliore. Adrian Newey è una persona straordinaria", ha dichiarato Damon Hill alla Gazzetta dello Sport. "Mi piace molto perché si è preso cura di me durante il mio campionato nel 1996. Ne abbiamo passate tante insieme dopo la tragedia di Senna a Imola. E in definitiva quello che lo rende unico è l’attenzione, ha una visione attenta e approfondita di cosa significhi essere un uomo alla guida di un’auto".

Al campione del 1996 ha fatto eco poi Jacques Villeneuve: "La mia esperienza con lui è stata limitata, ma so che ama parlare coi piloti, vuole sapere le loro sensazioni, vuole capire: ha sempre ben presente che non è mai solo una questione di dati, di numeri. Sa che il pilota non è un robot e ne tiene conto nelle sue considerazioni e nelle soluzioni che sa trovare".

Foto copertina x.com

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