Trionfo politico della Ferrari e dei team Fota: non ci sarà scissione, budget cap eliminato e Mosley non si ricandiderà...
E’ finita. Un po’ in una bolla di sapone, ma è finita. La Formula Uno viene dichiarata “salva”: non avrà luogo l’ormai celebre scissione, che più che una minaccia era diventata antipasto di una realtà fortemente voluta dai team che si sono ribellati alle assurdità a loro imposte. La Federazione cede alle richieste della Fota, niente tetto di spesa, no all’alterazione dei regolamenti attuali. Ma soprattutto c’è stata la vittoria politica, di forza, dei team “ribelli”, capeggiati dalla Ferrari. A pensarci bene, per la sopravvivenza della stessa Formula Uno non c’erano molte alternative: un mondiale di poche squadre senza esperienza (a parte la storica Williams e la giovane Force India) avrebbe fatto collassare la categoria. Adesso sono di nuovo tutti uniti e si prospetta un periodo (breve o lungo non si sa) di stabilità regolamentare e progressiva riduzione dei costi, ma nel modo logico, ragionato e giusto dei team che corrono da tanto tempo e sanno quanto, come, dove spendere o meno. E’ la grande sconfitta di Mosley, grande almeno quanto la sua abilità nell’allontanarsi dalle faccende personali che nel marzo dell’anno scorso ne stavano per intaccare seriamente l’immagine. Il Presidente, infatti, ha anche dichiarato a tutti che non si candiderà per l’ennesimo mandato a fine anno (smentendo quindi la sua stessa insistenza nel dire il contrario) e che d’ora in avanti resterà lontano dalle vicende della categoria. Soddisfatto Montezemolo, il quale ha guidato le otto squadre in questa battaglia epica che, per fortuna, sancisce la sopravvivenza e (si spera) la futura prosperità della Formula Uno. I team, però, non saranno dieci: i tre nuovi arrivi ammessi precedentemente alle iscrizioni arricchiranno lo schieramento. Si tratta dei team Campos, Manor e USF1, che dovrebbero correre con i propulsori Cosworth. Di certo l’eliminazione del budget cap non sarà una bellissima notizia per queste new entry, che del nuovo regolamento avevano fatto il perno della propria operazione di ingresso nel Circus… Ma ciò che conta, dopo questo 24 giugno, è che sessant’anni di storia non sono stati annullati.