La famiglia Andretti non si è rassegnata alla decisione dei team principal di bocciare il suo ingresso nel mondo della Formula 1. Dopo aver mosso reclami, tenuto diversi meeting in segreto e inaugurato la facility a Silverstone, gli americani hanno schierato le armi pesanti: chiedere l'aiuto del Congresso degli Stati Uniti. In particolare, dodici membri dell'organo governativo hanno firmato una lettera indirizzata a Greg Maffei, padrone di Liberty Media, esprimendo i loro dubbi riguardo a un possibile comportamento "anti-competitivo" che proibirebbe ad Andretti Global e General Motors di entrare nella categoria.
"La decisione della FOM sarebbe basata sugli interessi di team basati in Europa, molti dei quali sono legati a marchi che competono con il settore dell'automotive americano, e General Motors in particolare", si legge ancora nel documento. "È sbagliato vietare l'ingresso alle compagnie degli Stati Uniti, e si potrebbero violare le norme dell'antitrust. Partecipare in Formula 1 dovrebbe essere basato sul merito, non sulla scelta di altri, visto anche il crescente interesse nel nostro Paese".
Per evitare sanzioni da parte del Governo degli USA, Liberty Media dovrà rispondere entro il 3 maggio alle seguenti domande: "Quale è l'autorità con cui la FOM può bloccare Andretti? Come questa scelta condiziona lo Sherman Act (ossia il blocco del monopolio e l'introduzione di pratiche anticoncorrenziali ndr) dato che la decisione andrà a beneficiare i team basati in Europa? Quanto influisce il fatto che Andretti prenderà delle quote della Formula 1 e che General Motors enterà nel mercato europeo?". Dal momento che la società di Maffei agisce sotto la bandiera americana, questo potrebbe essere un grosso problema, anche se non si sa ancora quali potrebbero essere le sanzoni.
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