L’Italia torna a sognare grazie alla velocità e al concomitante ritorno di due veterani della Formula Uno provenienti dalla nostra terra e ancora famelici di vittorie nonostante la non più giovanissima età. Giancarlo Fisichella è nel Circus dal lontano 1996, Jarno Trulli ha ritardato il proprio esordio solo di un anno, 1997. Entrambi hanno vinto poco ma hanno dato molto. Entrambi rappresentano la nostra nazione tra i piloti al top dell’automobilismo mondiale.
La Force India, grazie alla straordinaria prestazione di Fisico, ottiene la sua prima pole position. Un risultato assolutamente insperato nonostante alcuni piccoli grandi passi avanti fatti nel corso del tempo. Inutile farsi illusioni, la gara è un’altra cosa e non è facile mantenere un primo posto fino alla fine con i mezzi di una rispettabile ma pur sempre piccola squadra. E’ questa, però, la magia. E’ l’emozione di oltrepassare il confine strambo e a volte invisibile del proibito per tentare l’impresa assoluta, ciò verso cui è attratto chi ama le vere sfide.
Un po’ come Michael Schumacher, che domenica scorsa doveva essere a Valencia per un ritorno che aveva dell’incredibile. E in effetti, incredibilmente, non ha avuto luogo, come invece molti speravano. Il motivo? Ufficialmente i dolori al collo, postumo dell’ormai famigerata caduta in moto nel corso di una competizione a febbraio. In realtà è probabile che qualche controllo medico più approfondito abbia suggerito di non scherzare oltre il consentito con il fuoco. La telenovela però non sembra finita: Michael potrebbe sempre tornare, con un altro grande colpo ad effetto, prima che finisca la stagione. Giusto per mettere la sua firma su qualche gara e dimostrare ancora una volta la pasta del fuoriclasse.
Da Schumi a Luca Badoer. Questa è stata la scelta Ferrari per Valencia e Spa. Il futuro non è chiaro. Da un po’ di tempo non si vedeva un italiano cimentarsi su una Rossa nel mondo dei Gp. L’esordio, come facilmente immaginabile, non è stato semplice. Luca non correva (o meglio, non era abituato al ritmo dei Gp) dal 1999. Le sue indiscusse e complete capacità di tester non potevano e non possono bastare per andare come minimo a punti. Tramontata l’ipotesi di un arrivo anticipato di Alonso (altro colpo di immagine non indifferente), si è sparsa la voce (più emozionale che altro, per il momento) dell’approdo dello stesso Fisichella sulla Ferrari n. 3. Un’idea interessante, che coronerebbe il sogno di Giancarlo e gli darebbe nuove chance per una carriera che ha bisogno di riprendere un po’ d’ossigeno. Ed ecco che il cerchio si chiude.
La veloce e speciale pista di Spa ha un fascino unico, a partire dal luogo in cui sorge. Le prestazioni delle varie squadre sono apparse spesso livellate: c’è stata grande battaglia in tutti i settori e alla fine di ogni turno di qualifica sono state stravolte le classifiche che sembravano quasi definitive. La Ferrari deve accontentarsi di un sesto posto con Raikkonen e dell’ultimo con Badoer, tra l’altro autore di un’uscita di pista alla fine del Q1 in cui la sua F60 è anche rimasta leggermente danneggiata. La Bmw risorge con il terzo tempo di Heidfeld ed il quinto di Kubica. Male sia Button che Hamilton, rispettivamente quattordicesimo e dodicesimo. Ottima la prestazione di Rosberg, decimo al volante di una Williams difficile da guidare. Domani la gara alle 14, con la realistica speranza che sarà davvero un bello spettacolo.