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21/05/2024 12:30:00

Ecco perché gli aggiornamenti della Ferrari non hanno deluso


Articolo di Fabrizio Parascandolo
Diversi tifosi della Ferrari sono rimasti delusi dal risultato del Gran Premio di Imola: si aspettavano di lottare per la vittoria, complici i primi aggiornamenti stagionali. Così non è stato, ma il pacchetto non è stato ottimizzato: ecco il perché.

La Ferrari ha concluso il primo Gran Premio di casa di questa stagione in terza e quinta posizione. Il risultato non ha proprio entusiasmato i tifosi, per usare un eufemismo, eppure non va visto con pessimismo per le prossime gare.

Illusione Rossa

Il fine settimana era iniziato alla grande per la "nuova" SF-24, che si era mostrata molto competitiva nelle tre sessioni di prove libere.

Anche nei primi giri di qualifica, effettuati con gomma media contro la soft degli avversari, le prestazioni del Cavallino - quantomeno con Leclerc, sempre superiore a Sainz nel weekend di Imola - facevano ben sperare.

Poi è arrivato il momento che (forse) ha cambiato le sorti dell'intero fine settimana: il monegasco effettua una lieve modifica all'ala anteriore nel Q2; e da lì in poi non sarà pienamente in lotta per la pole position.

Il risultato delle qualifiche è deludente, specialmente perché all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari la "track position" è di fondamentale importanza.

Potenziale inespresso

In partenza le posizioni restano invariate; e da lì la gara della Rossa si complica. Verstappen scappa via, Leclerc fa del proprio meglio per stare il più vicino possibile a Norris, mentre Sainz si difende da Piastri.

Arrivano i pit stop e la strategia della Ferrari non è perfetta: l'intenzione era quella di allungare la durata del primo stint, ma un undercut di Piastri scombussola i piani della Scuderia; con lo spagnolo che perde la quarta posizione ed il numero 16 costretto a rientrare per tenersi stretto il podio.

Da lì, nonostante il crollo di Verstappen nel finale, tutto resta invariato. Il ritmo dei primi tre (separati da neanche 8 secondi al traguardo) rientra in 1 decimo di secondo.

Insomma, il passo in avanti c'è stato eccome, ma diverse variabili sono state sfavorevoli al team di Maranello. Ad Imola, infatti, la sensazione è di non esser riusciti a massimizzare il risultato; tra qualifica, partenza e strategia.

Nel principato di Monaco, però, la Ferrari è chiamata a performare proprio al sabato, che tra le strade di Monte Carlo è il momento decisivo dell'intero weekend.

Mondiale aperto?

E chissà che, una volta trovata la quadra nel giro secco, non si possano ottenere risultati tali da rianimare la lotta per il titolo.

Con una Red Bull che sembra cadere a pezzi (tra addii e non mostrandosi imbattibile in pista) ed una McLaren risorta dalle ceneri di 12 mesi fa, i presupposti per un Mondiale avvincente ci sono tutti.

La speranza dei tifosi della Rossa è che la Ferrari vi partecipi attivamente, e non mancano gli elementi per far sì che ciò accada.

 

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Foto copertina www.ferrari.com

Foto interna www.ferrari.com