Il Gran Premio del Canada è arrivato come una doccia fredda su una Ferrari ancora carica nel post-Montecarlo. A Montreal sia Leclerc e Sainz si sono ritirati dopo una gara in salita, in cui i piloti lottavano con la SF-24 prima che con gli avversari. Per quanto riguarda il monegasco, il motivo del DNF era un problema al motore, mentre per lo spagnolo sono stati i danni accumulati dopo un testacoda. Eppure, secondo Franco Nugnes, la causa del weekend disastroso non è da ricercarsi solo in Canada, bensì da Maranello, dove gli ingegneri hanno "semplicemente" sbagliato le decisioni riguardo l'assetto e altre caratteristiche della monoposto.
"Per i problemi io parto dall'inizio della settimana, se non addirittura dalla fine di quella precedente, anche se non credo che la sbornia di Montecarlo abbia condizionato il lavoro in preparazione nel Canada. I cordoli del tracciato hanno fatto paura ai tecnici e credo che loro abbiano deliberato banalmente una macchina sbagliata per quel GP. Si sono presentati con una vettura inadeguata, hanno sbagliato le simulazioni e la definizione meccanica della vettura. La pioggia era un'altra preoccupazione, non era vista come un'opportunità. La monoposto non è mai stata competitiva, se non in alcuni frangenti di Prove Libere con più benzina a bordo e con carico maggiore. Gli uomini di Maranello sapevano in che condizioni erano e non si è mai visto un sorriso da parte di nessuno. Lo stesso Vasseur, che di solito è molto auto ironico quando le cose non vanno, era una pietra; in generale l'atteggiamento era diverso, nella consapevolezza di come sia stata tradita la fiducia che si era trasferita sul team dopo la vittoria a Monaco. La macchina non funzionava: a mio parere, tirare fuori che mancavano 80 cavalli di potenza era una macroscusa per nascondere i problemi veri", ha detto il giornalista nel podcast di Motorsport Italia.
Foto copertina x.com
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