Secondo appuntamento stagionale: tra poche ore si riaccenderanno i motori
Il Circus è pronto per la sua seconda tappa iridata: a Melbourne si respira aria di prove. L’Australia è, ormai da anni, consolidato primo appuntamento della F1. Quest’anno, però, come accaduto nel 2006, è stato il Bahrain ad “aprire le danze” e a relegare la terra dei canguri a seconda gara. Poco male. Perché Melbourne, indipendentemente dall’ordine di apparizione, piace a tutti. Piloti in primis. Vista la posizione geografica le stagioni sono invertite rispetto ai nostri ritmi, quindi i piloti correranno con il caldo, come già avvenuto due settimane fa.
La Ferrari giunge in Australia con grande cautela, conscia di aver vinto la prima battaglia anche con un piccolo aiuto della sorte, ma al tempo stesso consapevole di avere una vettura eccellente in gara e due piloti determinati più che mai a dare il massimo. Così, mentre Alonso ribadisce l’importanza delle qualifiche e Montezemolo invita ancora una volta alla sana umiltà (che in Ferrari non è venuta a mancare), le statistiche ci ricordano che per il Cavallino le ultime edizioni di quest’appuntamento non sono state idilliache (2007 con Raikkonen a parte).
La grande attesa, ancora, è per Michael Schumacher. C’è quasi un’aria di mistero intorno al grande campione di sempre: alcuni sembrano già pronti a classificare il suo ritorno come un fallimento, commettendo un errore. Lo stesso Michael, nei primi scambi di battute in questi giorni, è apparso comunque deluso per non aver ottenuto risultati migliori, oltre che frustrato per non aver dato lezioni di guida ai leader in Bahrain. Bisogna attendere e non avere fretta, perché il talento del tedesco non si è mai eclissato. E una gara non può bastare per tirare somme troppo affrettate. Il meglio deve ancora venire.
Il circuito cittadino di Melbourne è dunque pronto per essere “aggredito” dai piloti e per offrire (si spera) un principio di spettacolo in questa F1 sempre più carente di emozioni continue. Un pensiero, dal cuore, ad Ayrton Senna: Magic avrebbe compiuto cinquant’anni pochi giorni fa. Rivive il mito, rigando inconsapevolmente il volto con una lacrima e illuminandolo con un sorriso.