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15/07/2024 07:30:00

Newey, futuro incerto. Ma a Goodwood guida una Ferrari: «È speciale»


News di Alessio Ciancola

Più volte cercati, avvicinarti senza mai concretizzare nulla: così potrebbe essere riassunto il "rapporto" tra Adrian Newey e la Ferrari. Uno di quei connubi per tutti perfetto, scontato, talvolta inevitabile ma che, nei fatti, mai si è realizzato. Nel corso degli anni, di fatto, molteplici sono stati i sogni fatti dai tifosi del Cavallino in merito all'ingaggio del britannico da parte del team Maranello, così come vari sono stati i tentativi da parte della stessa azienda di garantirsi il tecnico più geniale e vincente della F1. Approcci che lo stesso Newey aveva commentato mesi fa, ricordando come negli ultimi decenni ci siano stati almeno due proposte giunte sul suo tavolo (soprattutto nel 2013, quando la trattativa ultimata saltò alla vigilia del GP di Spagna) da parte di Maranello. Approcci che, come detto, non hanno mai portato all'unione.

Unione che però, dopo l'addio di Newey alla Red Bull, sembrava potersi realizzare, dal momento che i possibili scenari per Adrian sembrano poter essere due: Aston Martin, che punta su di lui per il rilancio e l'apertura di un ciclo (con enormi cifre economiche), e Ferrari, da tempo in pressing, pronta a sfruttare il proprio standing per convincere "Il genio" a vestirsi di rosso. E, proprio l'ipotesi Ferrari, fino a poco tempo fa appariva come la più concreta, pronta a essere ufficializzata. Ipotesi a cui Lawrence Stroll non sembra volersi piegare: volontà emersa nelle scorse settimane quando "The Times"  aveva riportato la notizia della visita di Newey alla fabbrica del team Aston, a seguito del clamoroso rilancio economico della dirigenza per convincerlo a trasferirsi a Silverstone.

Futuro di Adrian su cui, ancora oggi, appare incerto su cui si fa spesso un gran parlare, analizzando gli scenari oggettivi ma lasciandosi trasportare dalla suggestione Rossa, ad oggi matrimonio possibile solo in eventi particolari, fuori dai contesti strettamente ufficiali, come accaduto nel corso del fine settimana al "Festival of Speed" di Goodwood. Occasione in cui Newey ha avuto modo di guidare, per la terza voltan, una Ferrari: la 312 B3 del 1974, la prima di Niki Lauda.

"Guidare la vecchia macchina di Niki è speciale. Lo conoscevo bene e essere qui, seduto sul suo sedile: provare a pensare a quello che ha provato, a come si preparava prima della partenza è incredibile. Le auto sono così diverse, le amo. [...] Nel 1974, a 15 anni dipinsi quest’auto per il mio progetto artistico. Guardando l’ingegneria di allora, penso che fosse un’epoca affascinante: avevi un regolamento di due pagine, i budget erano piccoli e non avevi gli strumenti di ricerca. Tutto era a carico del progettista, che si basava sull’istinto. Le gallerie del vento erano agli inizi. Credo che Mauro Forghieri sia stato l’unico progettista a disegnare il telaio e anche il motore: gli va dato un tributo".

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Foto copertina x.com