Quello che è successo in Ungheria tra Lando Norris e Oscar Piastri è stato il dibattito della settimana, con l'opinione pubblica divisa tra chi sostiene uno o l'altro. L'unica lezione che è emersa dallo scorso weekend è che la MCL38 sia ormai la vettura più veloce del paddock, capace di una ripresa incredibile dopo un inizio di 2023 a dir poco disastroso. E chissà passa nella mente della squadra quando si dice ad alta voce che possono lottare per il Mondiale: per il titolo piloti servirebbe un mezzo miracolo, dato che il distacco tra Norris e Verstappen è di 76 punti, ma per quello costruttori tutto è aperto, dal momento che la Red Bull e la McLaren sono separate da 51 punti.
"Sarei sciocco nel dire che non possiamo lottare", ha detto candidamente Lando Norris ai media prima del GP del Belgio. "Non siamo illusi, sappiamo che ci sono 70 punti da recuperare. Qualcuno dice che non abbiamo chance, ma continueremo a lottare e io cercherò le migliori opportunità per farlo. Bisogna cogliere ogni momento, specialmente quando vedi che Max e la Red Bull non stanno andando bene, fanno errori e incidenti. Perciò so che la sto sparando grossa, ma non mi tiro indietro da una sfida. Devo dare credito alla squadra per la vettura che abbiamo, ma quella in Ungheria era solo la seconda vittoria: siamo a pari con la Mercedes, mentre la Red Bull ne ha di più. Il fatto che abbiamo avuto un weekend dominante non significa che abbiamo la macchina più veloce, forse è stato il caso solo in due appuntamenti di questa stagione. Abbiamo le opportunità di vincere di più? Sì. Avevamo la monoposto più veloce? Non credo. Ma se continuiamo ad avere giornate come quelle in Ungheria, possiamo essere contendenti al titolo".
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