L'Alpine ha appena annunciato, attraverso un comunicato sui Social, che Bruno Famin lascierà il suo ruolo di Team Principal alla fine di Agosto, e il suo successore verrà annunciato a breve.
Il francese ha preso il comando della squadra di Enstone un anno fa, subentrando dopo il Gran Premio del Belgio dell'anno scorso, in seguito a una svolta drammatica che ha comportato l'annuncio dell'addio del predecessore Otmar Szafnauer e dell'ex direttore sportivo Alan Permane.
Famin, oltre a essere vicepresidente di Alpine Motorsport, ha ricoperto il ruolo di Team Principal ad interim. Ha mantenuto questa posizione anche nell'anno in corso, nonostante le difficoltà della Renault nel trovare un nuovo leader.
Attualmente, però, sembra che per l'Alpine sia giunto il momento di nominare un nuovo dirigente. L'ex capo della Renault, Flavio Briatore, ritornato nel team come consulente, ha esercitato una forte pressione per realizzare importanti cambiamenti all'interno del team al fine di accrescerne la competitività.
Secondo numerose indiscrezioni, Oliver Oakes sarà il successore di Famin. Il trentaseienne britannico, ex pilota, precedentemente parte del programma junior della Red Bull, ha poi scalato le posizioni fino a diventare il team principal di Hitech GP, un team di grande successo.
Hitech gestisce squadre in F2, F3, GB3 e British F4, tra gli altri campionati, e l'anno scorso ha presentato alla FIA la richiesta di entrare nel campionato di Formula 1. Tuttavia, la richiesta non è stata accolta e non ha raggiunto la fase finale del processo.
Il cambio di Team Principal potrebbe non essere l'unica novità in arrivo per la Alpine nei prossimi mesi. Recentemente, The Race ha riportato la notizia che Renault sta considerando di terminare il suo storico programma di motori di F1 e di stipulare un accordo con la Mercedes per diventare un team cliente.
Tuttavia, se Renault decidesse di cambiare fornitore, sarebbe necessario interrompere il programma di motorizzazione in corso. I motori vengono attualmente progettati, prodotti e mantenuti presso lo stabilimento Alpine di Viry-Chatillon; un'interruzione di questo programma potrebbe mettere a rischio potenzialmente centinaia di posti di lavoro.
Inoltre, i nuovi motori 2026 sono in fase di sviluppo da tempo e, se il team dovesse abbandonarli, tutto il tempo, il denaro e le ore di lavoro impiegate nel progetto andrebbero completamente perse.
È evidente che da un anno a questa parte, Alpine stia attraversando una crisi profonda. Le mosse intraprese per risalire lo dimostrano, ma è altrettanto vero che la stabilità è fondamentale per costruire un team competitivo, e questa manca in Alpine. D'altra parte, è una squadra che si è sempre posizionata a metà classifica, senza tuttavia riuscire a trovare la formula vincente negli ultimi anni. Pertanto, un cambiamento radicale, anche in termini di personale, potrebbe essere positivo per definire e seguire un nuovo percorso. Resta da vedere se Alpine opterà per diventare un team cliente Mercedes e, soprattutto, se troverà la via per tornare ai livelli di successo di qualche anno fa.
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