Lando Norris ha vinto due gare nel 2024, dimostrando di saper essere un pilota molto veloce. Va anche detto, d'altro canto, che il numero dei successi sarebbe potuto essere ben più elevato.
Il pilota McLaren, infatti, non è riuscito - per un motivo o per un altro - a massimizzare il risultato ogni singolo fine settimana. È proprio questo che, in ottica Mondiale, lo vede sfavorito nei confronti di Max Verstappen.
Nonostante la profonda crisi (peraltro non solo tecnica) in cui si trova la Red Bull, il classe '99 deve recuperare ancora 62 punti all'olandese per laurearsi campione.
Dal primo trionfo stagionale, nonché in carriera, arrivato a Miami, ripercorriamo tutte le occasioni perse dal britannico.
Ad Imola, la sua monoposto semplicemente non era abbastanza competitiva per vincere, neanche dopo un crollo prestazionale di Verstappen nel finale.
A Monaco si è piazzato quarto in qualifica, non riuscendo - per ovvi motivi se si considera il layout del tracciato - a milgiorare la posizione al traguardo.
In Canada è stato tradito dalla strategia, così come in Gran Bretagna, mentre in Spagna e in Belgio è stato la partenza a frenarlo.
In Austria c'è stato il contatto con Max, che lo ha costretto al ritiro; mentre in Ungheria (dopo la consueta partenza tutt'altro che perfetta) la McLaren ha lasciato vincere Piastri con un ordine di scuderia.
Quello dell'Olanda è stato un ottimo weekend, che ha dato speranza a Norris in vista del resto della stagione. Poi, ieri a Monza, un altro imprevisto: non ha avuto colpe nel sorpasso subito dal compagno di squadra, ma la sua corsa ne ha risentito particolarmente.
Non stiamo dicendo che senza "problematiche" Lando avrebbe vinto tutte queste gare, ma qualcuna probabilmente sì. E ciò avrebbe ridotto sensibilmente il distacco in classifica mondiale.
Adesso, il margine da colmare nei confronti Verstappen è ancora ampio; e con una Ferrari ritrovata e la pressione che continua a salire sempre di più, non sono da escludere ulteriori passi falsi.
Insomma, Lando Norris è ancora in lotta per il Mondiale, e lo sarà finché la matematica sarà dalla sua parte. Eppure, nonostante una McLaren super competitiva, per conquistare il titolo bisognerà fare tutto perfetto da qui alla fine dell'anno; altrimenti i rimpianti saranno davvero complicati da superare.
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