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12/09/2024 10:30:00

GP Azerbaijan - Analisi Brembo: 3 curve a 90 gradi e tanto tempo sui freni


Gran Premio di Daniele Muscarella

Salutata l’Europa, la Formula 1 si sposta nel Caucaso per il GP Azerbaigian, giunto alla settima edizione. A queste va aggiunta la gara del 2016 che prese il nome di GP Europa. Il circuito è ricavato all’interno di Baku, la capitale con la minore altitudine al mondo, poiché si trova a 28 metri sotto il livello del mare. Una parte del tracciato circonda la Città Vecchia, dal 2000 riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità.

I dati del GP 

Secondo i tecnici Brembo il Baku City Circuit da 6.003 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4 a causa della presenza di 3 curve iniziali a 90 gradi in cui i freni sono soggetti a grandi sollecitazioni: oltre 1,9 secondi e 150 kg di carico sul pedale l’una. Undici le frenate, di cui 6 della categoria Hard e 3 Medium. In un giro i freni sono impiegati per oltre 19 secondi.

La curva più dura 

La curva più dura del Baku City Circuit per l’impianto frenante è la 1: le monoposto vi arrivano a 328 km/h e scendono a 127 km/h in 2,06 secondi durante i quali percorrono 110 metri. Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,7 g, identico alla curva 3, e il carico che esercitano sul pedale del freno è di 153 kg. La potenza frenante è invece di 2.530 kW.

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