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12/09/2024 13:15:00

Newey ricorda Senna: «Ho pensato al ritiro. La causa non fu solo sterzo»


News di Prisca Manzoni

Nelle ultime ore, tutti i riflettori del mondo del motorsport sono puntati su Adrian Newey, una figura che è sempre stata schiva delle attenzioni mediatiche (Almeno sulla carta. D'altronde è sulla bocca di tutti da qualche mese ormai). Nel celebrare i suoi successi, i suoi numeri e i Mondiali vinti, purtroppo ci si imbatte anche nello spiacevole episodio della morte di Ayrton Senna, rimasto ucciso proprio da una delle vetture del progettista britannico. Un episodio dal quale, a livello professionale, ci si è mossi in fretta, pensando alla prossima gara, alla prossima macchina, al prossimo aggiornamento, ma che nella mente dell'ingegnere britannico ha lasciato un solco indelebile 

"Stupidamente non avevo mai pensato agli scenari peggiori, a come mi sarei sentito quando qualcuno si sarebbe ferito gravemente, o peggio, in una vettura disegnata da me", ha rivelato un commosso Adrian Newey al podcast High Performance. "Quello che mi ricordo dell'evento sono solo i clacson, il rumore degli spettatori e le immagini di Ayrton accartocciato nella vettura, mentre tutti speravamo che non fosse così grave. Ma il primo pensiero che mi occupava la mente era che avevamo perso una persona fanatastica in un incidente stupido e sventurato. Subito mi sono chiesto se avrei continuato, se avrei voluto lavorare ancora nelle corse. Ho pensato di fermarmi. Poi abbiamo analizzato lo scenario, chiedendoci se fosse il disegno sbagliato o se ci fosse dell'altro. Sia io che Patrick [Head ndr] siamo stati portati in tribunale con l'accusa di omicidio, e il processo è andato avanti per 10 anni. Quella è stata una pressione aggiunta, ma io mi chiedevo solo quale parte avessi giocati in quello che è successo."

Il 65enne di Straford ha poi raccontato alcuni dettagli dell'indagine, svolti all'interno della squadra. Infatti, tutti credono che la causa dell'uscita di pista al Tamburello fosse dovuta a un problema dello sterzo, quando i dati indicano altro. "Se non fosse stato per il pezzo della sospensione ne sarebbe uscito vivo [Il componente ha perforato l'arteria temporale, causando poi la morte cerebrale ndr]. Non so se sapremo mai con il 100% della sicurezza cosa è successo, nessuno dei dati indica che il piantone dello sterzo fosse il problema. I dati mostrano che la macchina ha uno snap sul lato in una curva che si doveva fare con alta velocità. Quello che fa venire i dubbi è che al primo giro [dopo la Safety Car ndr] è passato a tavoletta, mentre nel secondo ha avuto il problema; all'inizio aveva perso un po' il controllo, ma l'ha recuperato, ma poi ma lì le pressioni delle gomme dovevano essere alte. L'ipotesi è che ci fosse una foratura lenta. I dati ci mostravano che la gomma posteriore destra era andata. Quello che sappiamo con certezza è che la macchina era instabile aerodinamicamente, e me ne assumo la responsabilità". 

Foto copertina x.com

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