La Ferrari è stata la monoposto più veloce nelle qualifiche del Gran Premio dell'Azerbaigian, ma soltanto nelle mani di Charles Leclerc.
Il monegasco ha infatti conquistato una straordinaria pole position (la quarta consecutiva a Baku), rifilando più di tre decimi al primo degli inseguitori, ovvero Oscar Piastri, e quasi mezzo secondo al compagno di squadra Carlos Sainz. Analizziamo insieme la telemetria per capire dove lo spagnolo non ha sfruttato appieno il potenziale della SF-24.
Come possiamo notare dal grafico riportato qui in basso, Leclerc fa una grande differenza in due tratti della pista (cerchi verdi in sovraimpressione): la prima è la zona del castello, in cui viene fuori tutta la fiducia del pilota nella macchina; mentre la seconda è l'ultima curva, decisiva per avere la massima velocità possibile nei 20 secondi in pieno che la seguono.
Sainz inizia il giro ottimamente: al termine del primo settore si trova quasi 2 decimi davanti a Charles, ma poi li perde interamente proprio nella zona del castello e ne paga ulteriori 2 dalla curva 16 (ultimo punto di frenata) fino al traguardo.
Piastri, invece, fa il suo con una McLaren sulla carta inferiore, e riesce nell'impresa di agguantare la prima fila; regalandosi così buone chance di successo l'indomani.
Insomma, se da una parte c'è la gioia di aver conquistato la pole con Leclerc, dall'altra per la Ferrari c'è la delusione di non aver bloccato interamente una prima fila che, forse come poche volte quest'anno, era davvero alla portata.
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Foto copertina www.ferrari.com
Foto interna www.f1-tempo.com