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22/09/2024 12:20:00

Ferrari, Turrini duro: «Sono inca**ato, nessuna giustificazione. Singapore come Waterloo»


News di Alessio Ciancola

Dopo la positiva crescita successiva alla pausa estiva, nelle ultime gare la Ferrari è tornata a vivere un periodo della stagione in cui non tutto gira nel verso giusto. Il primo indizio c'era stato a Baku dove, per l'ennesima volta, la Rossa aveva sprecato l'occasione di concretizzare la posizione del via e il passo della SF-24 per ottenere quello che sarebbe stato il primo successo azero: possibile valutando il dominio durato sin quando la SF-24 non ha accusato il degrado gomma e subito il passo superiore della McLaren, a cui Leclerc è stato costretto ad arrendersi. Un momento "no" confernato anche dalla gara di Sainz che, dopo un primo stint in gestione, poteva ambire al podio, se non fosse entrato in collisione con la Red Bull di Perez.

Malgrado tutto, però, a Maranello, c'era la massima voglia di archiviare la delusione di Baku nel weekend di Singapore, dove lo scorso anno si concretizzò l'unica vittoria del team italiano. Un ricordo la cui replica pareva possibile, data la voglia di rivalsa degli uomini guidati da Frédéric Vasseur e a giudicare dai verdetti della pista dopo la prima giornata di libere dove, di nuovo, la SF-24 aveva fornito risposte incoraggianti. Un quadro tale forzare i piloti a sbilanciarsi in merito alle possibilità di lottare per pole position e vittoria. Un ambiente, insomma, positivo e fiducioso che ha accompagnato la Scuderia verso la qualifica.

Purtroppo però, tale ottimismo, non si è confermato al termine del Q3 di Marina Bay, dove si è consumato l'ennesimo passo falso di questo 2024, con i ferraristi classificati al nono e decimo posto. Carlos Sainz, decimo, non ha disputato la Q3 a causa di un crash occorso prima del via del suo giro, forse dovuto alla temperatura delle gomme troppo bassa e conseguente poco grip che ha indotto in errore. Un deficit che, pur con conseguenze meno nefaste, è stato accusato anche da Leclerc che, proprio a causa dello scarso grip, ha chiuso il Q3 col settimo tempo, per poi venire retrocesso a causa di un track limit. Un risultato che, giocoforza, costringerà la Rossa a una gara con aspettative ridimensionate rispetto alla viglia.

Una qualifica deludente che, su nel suo blog "Profondo Rosso", è stata analizzata da Leo Turrini che non ha usato mezzi termini per parlare della deludente giornata del Cavallino, non cercando colpevoli ma sottolineando le negatività del risultato, sia nell'economia del weekend di gara, sia in ottica mondiale poiché, con una pole e una possibile vittoria nella città-stato asiatica, la Ferrari si sarebbe potuta rilanciare (con consapevole delle difficoltà e delle poche reali chance) in ottica mondiale. Un sogno di gloria praticamente svanito.

"Ho aspettato un po’ a scrivere, per digerire la mazzata. Non darò colpe a Vasseur o agli ingegneri o ai piloti. Questa è la maledizione di noi ferraristi. [...] Il pazzesco autogol di Sing Sing azzera di botto le residue ipotesi di gloria. In un contesto teoricamente ideale. Con due piloti che amano i tracciati cittadini. Venendo da risultati molto incoraggianti".

Un passo falso che vanifica il bel lavoro di risalita di cui la Scuderia era stata capace nelle gare successive alla pausa estiva, a cui non esistono giustificazioni, sia per l'errore di Sainz (troppo grave per un pilota della sua esperienza), sia per la annosa questione della temperatura delle gomme lamentata da Charles Leclerc.

"Ogni volta che sembriamo in procinto di uscire dalla buca, Zac!, arriva la mannaia. [...] Io sono tremendamente incazzato. Waterloo ci sta, ma se prima hai vissuto Austerlitz. [...] Giustificazioni zero, please. Sainz non può fare una cappella del genere e quanto alla gomma che non va in temperatura, su, ce la raccontano dalla gloriosa era Binotto".

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Foto copertina www.ferrari.com