Dalla sua introduzione il punto addizionale per il giro veloce in gara è considerato un elemento di merito per il pilota conquistatore, ma le critiche attorno alla modalità con cui si ottiene non sono di certo mancate.
L'ultima è relativa a quanto accaduto nel corso del GP di Singapore, una gara vinta meritatamente da Lando Norris, in testa dal primo giro e con un grande vantaggio nei confronti di Max Verstappen. Il pilota inglese era l'autore del giro veloce, che gli avrebbe permesso di ridurre il gap in classifica piloti a 52 lunghezze, anzichè 53, dall'olandese.
Daniel Ricciardo grazie ad un pit stop negli ultimi giri ha ottenuto il giro veloce, togliendolo al pilota McLaren, raccogliendo a fine corsa 25 punti invece di 26. Emblematico il team radio di Lambiase (ingegnere di pista di Verstappen) all'olandese, in cui gli comunicò le seguenti parole: "Il tuo amico Daniel ha fatto il giro veloce" con il tre volte campione del mondo che si limita a ringraziare l'australiano per quanto accaduto.
La domanda che molti si pongono è se davvero il punto addizionale per il giro veloce in gara abbia senso di esistere, consideranfo gli innumerevoli giochi di squadra che è possibile effettuare per l'assegnazione del punto.
Sappiamo come in termini di classifica mondiale anche un solo punto possa fare la differenza, visto anche il momento della stagione in cui ci troviamo, con sole 6 gare al termine e 3 gare sprint. Quanto successo a Singapore è stato considerato da molti un aiuto tra torelli, visto che il pilota a strappare il fast lap fa parte della Visa Cash App RB, team satellite Red Bull. Anche Zak Brown è della stessa opinione, ed ha dichiarato nel post gara: “Porrò delle domande in merito, le squadre devono operare in modo indipendente a livello sportivo. In questo caso c’è stata una squadra di Serie A e una di Serie B.“
Sarebbe il caso che la FIA rivedesse l'accaduto per trovare delle soluzioni che rendano l'assegnazione del punto addizionale più "corretta"? Un opzione potrebbe essere quella di spostare la conquista del punto alle qualifiche, dandolo così al poleman, evitando situazioni sgradevoli nel corso della gara. Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime gare, nè tantomeno se questo punto di cui Norris è stato privato farà la differenza, quel che è certo è che in Formula 1 non c'è nulla di scontato e prevedibile, sopratutto in questa stagione.
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