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22/10/2024 11:30:00

Norris attacca gli steward: «Penalità? I commissari sembrano tirare a indovinare»


News di Giuseppe Cianci

Lo scorso weekend si è tornato a parlare dei track limits e di come le decisioni in merito a questi ultimi non siano sempre uguali da evento ed evento, ma anche da caso e caso. Lando Norris ha accusato i commissari della FIA che hanno supervisionato il Gran Premio degli Stati Uniti di aver “tirato a indovinare” e di aver preso “una decisione affrettata” dopo la sua controversa penalità a fine gara mentre era impegnato a lottare per il terzo posto con Max Verstappen.

Il pilota della McLaren è passato sotto la bandiera a scacchi in terza posizione, ma gli sono poi stati aggiunti cinque secondi di penalità al tempo di gara a causa della sua mossa illegale fatta ai danni di Verstappen alla curva 12 durante il cinquantaduesimo giro.

Le linee guida della FIA affermano che: "Se due vetture arrivano affiancate in una curva, il pilota che ha il diritto di traiettoria è quello con la monoposto davanti una volta raggiunto l'apice della curva". Poiché in quel caso specifico era Verstappen a essere davanti al britannico, i commissari di gara hanno deciso che il diritto di traiettoria lo avesse il campione del mondo in carica.

La parte controversa, tuttavia, sta nel fatto che Verstappen era solamente al punto di corda, e non all'apex della curva, a causa della sua frenata ritardata effettuata per difendersi da Norris. Questa mossa ha impedito pure a lui di affrontare la curva, costringendo sia il britannico che l'olandese a uscire di pista.

Norris ritiene che si sia trattato di un incidente per il quale i commissari sportivi della FIA avrebbero dovuto ascoltare tutte le parti in causa una volta terminata la gara invece di prendere una decisione immediata. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

L'opinione di Norris

Come riportato da racingnews365, Lando Norris, riferendosi all'incidente avvenuto in Austria quando l'olandese rimase impunito ha dichiarato: "I commissari sembrano cambiare sempre decisione, perché mi sembra abbastanza incoerente rispetto a quello che è successo in Austria, dove Max è uscito di pista, ha guadagnato un vantaggio, ma non ha ricevuto una penalità".

“È una decisione affrettata. Non hanno voluto ascoltare i nostri punti di vista o non capiscono i nostri punti, il mio, quello del mio team o quello di Max, il che non credo sia la cosa giusta. Avrebbero dovuto farlo dopo la gara".

"Mi è stata data una penalità e non posso fare molto se non accettarla. Però non è così che dovrebbe essere fatto lo stewarding. Tirano a indovinare. Non credo che gli steward debbano fare così. È un lavoro difficile, quindi non me la prendo con loro. È più che altro il fatto che non vedono e non capiscono tutto come noi quando siamo all'interno dell'auto".

Il britannico ha poi concluso il suo intervento dichiarato che è stato “stupido” che la McLaren non abbia potuto fare ricorso, a differenza di molte altre punizioni che prevedono questa possibilità.

 

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