Mercedes, Wolff certo: «Ferrari la più veloce, ecco cosa manca a noi». Poi valuta Antonelli

C'è un dato inconfutabile emerso dal GP degli Stati Uniti Uniti: la Ferrari è stata, a sorpresa, la macchina da battere ad Austin. Charles Leclerc infatti, dopo una partenza perfetta con cui ha beffato Norris e Verstappen, ha preso la testa della gara per tenerla fino al traguardo, costruendo un inatteso successo in Taxas. Il monegasco, quarto al via, ha costruito la vittoria grazie alla manovra alla prima curva, in cui ha sfruttato la bagarre tra i piloti in prima fila, issandosi così al comando per poi gestire al meglio la gara, sfruttando il potenziale di una Ferrari in piena forma (confermata dal secondo posto di Sainz).

Leclerc, dunque, ha centrato la terza vittoria stagionale mentre la Rossa ha colto il quarto centro 2024 che, di fatto, certifica la bontà della crescita della vettura (senza modifiche ad Austin, dove si è massimizzato il potenziale del pacchetto), nonostante la SF-24 soffra ancora nel giro secco: problema non allarmante, considerando che grazie agli sviluppi di Monza la Rossa è diventata la vettura migliore nella gestione gomme. Un punto di forza che potrebbe aiutare nel finale di stagione chs ora la Rossa affronta avendo ridotto a 8 punti il gap dalla Red Bull tra i costruttori, e a 48 quello dalla McLaren in fuga. Un quadro che apre possibili scenari inimmaginabili fino a prima del via della gara texana, visto che questa Ferrari potrebbe vincere altre gare fino a fine campionato e riuscire, miracolosamente, a riportare a Maranello un titolo che manca dal 2008.

Un quadro che, di fatto, appare chiaro a tutti tra addetti ai lavori e non solo, e che nel post FP1 del GP del Messico è stato descritto anche dal team principal della Mercedes, Toto Wolff, che ai microfoni di Sky Sport F1 ha, senza mezzi termini, definito la SF-24 come la miglior vettura dal rientro dopo la pausa estiva. Una Ferrari che, insieme alla McLaren, costituiscono i due punti di riferimento del mondiale, a cui Mercedes deve mirare, e aspirare allo stesso livello. Per farlo, sarà fondamentale ampliare la finestra di funzionamento della vettura, ad oggi troppo ristretta.

"La McLaren è molto forte, e la Ferrari è probabilmente la squadra più competitiva dopo la pausa estiva. Oggi sono sembrati di nuovo i più veloci. Per noi è fondamentale trovare quella finestra di funzionamento che ci permetta di essere al top, ma è più finestra stretta rispetto a quella degli altri".

Al termine delle FP1 del Gran Premio di Città del Messico, poi, Wolff ha parlato della prestazione di Andrea Kimi Antonelli, che ha disputato la sessione da rookie al volante della Mercedes di Lewis Hamilton. Parole misure, con cui però l'austriaco ha elogiato comunque il lavoro del suo pilota.

"A Monza Antonelli ha avuto un incidente, e avendo un solo fondo per lui e Lewis, è stato difficile. Nonostante tutto, ha fatto un lavoro solido, anche se ha colpito un detrito che gli ha fatto perdere due decimi per i danni. Mi piace quello che ha fatto".

Parlando poi delle sfide del weekend e delle condizioni della vettura di George Russell, costretto a tornare alla vecchia Spec di monoposto dopo aver distrutto gli sviluppi nel crash durante la qualifica del GP degli Stati Uniti.

"Siamo scettici sulle prestazioni delle nostre vetture. Venerdì ad Austin, se Lewis avesse completato il giro, saremmo stati quattro decimi più veloci di Verstappen. Sabato e domenica la situazione era diversa, vedremo. Siamo veloci, è presto trarre conclusioni. Russell non ha un fondo nuovo dopo Austin, e ciò influenzerà le prestazioni. La nostra difficoltà è trovare la finestra ideale di funzionamento. Anche la Red Bull ha le sue difficoltà, ma la finestra per noi è molto stretta".

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