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27/10/2024 23:20:00

Masterclass di Sainz al GP del Messico. Norris blocca un'altra doppietta Rossa


Gran Premio di Prisca Manzoni

Carlos Sainz aveva la voce rotta dall'emozione dopo la sua vittoria al Gran Premio del Messico. Lo spagnolo è stato autore di una gara magistrale, condotta con tenacia ed eleganza. Per quasi tutta la corsa c'era persino la chance di vedere un'altra doppietta Rossa, ma un errore di Charles Leclerc a pochi giri dalla fine ha lasciato la porta aperta al sorpasso di Lando Norris, che termina così al secondo gradino del podio. Clamoroso flop della Red Bull: Perez ha chiuso in un'ultima posizione, con estrema sofferenza, mentre Max Verstappen ha scontato ben 20 secondi di penalità per una guida irruenta. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo. 

La sintesi

In partenza, come da aspettative, c'è stata una grande bagarre alla prima curva e Max Verstappen ha messo in atto il suo solito stile di guida aggressivo, costringendo Sainz a passare nell'erba alla seconda curva. Nelle retrovie, però, un contatto tra Tsunoda e Albon ha fatto uscire la Safety Car per pulire la pista: la vettura numero 21 era accartocciata nelle barriere al termine del rettilineo, con il pilota fortunatamente illeso. Poco più in là c'era la Williams rovinata del thailandese. 

Alla ripartenza, più precisamente al giro 9, Carlos Sainz non si è fatto pregare e ha restituito con forza il sorpasso subito al campione del mondo, ripagandolo, a conti fatti, con la stessa moneta. L'olandese si è trovato così a dover duellare con Lando Norris, e tra i due c'era ancora qualche scintilla inesplosa da Austin. Infatti, al giro seguente, l'olandese ha affondato nuovamente una staccata da paura, frenando tardi e buttando ancora l'inglese nel prato, che non ha ceduto però la posizione: questa volta, infatti, era lui ad avere la monoposto davanti al punto di corda, come stabilisce il regolamento. Verstappen, però, non ci è stato, e ha tentato un'altra manovra azzardata dopo pochi metri, portando entrambi ancora larghi e ottenendo la posizione. Nel mentre è passato ringraziando anche Charles Leclerc, che si è trovato clamorosamente secondo. 

I commissari si sono poi focalizzati sui vari episodi e, complice anche l'accaduto di settimana scorsa, hanno deciso di penalizzare Verstappen, con 10 secondi prima, e ulteriori 10 poi. E come se non bastasse, anche Perez ha ricevuto 5 secondi per un'incorretta posizione al via. 

Davanti, le due Rosse gestivano il ritmo, anche se Leclerc sembrava avere fretta di scappare; tuttavia, il suo ingegnere continuava a ripetere di fare lift and coast per salvare benzina. Circa al giro 25 è iniziata la danza delle soste, e tutti quelli che erano partiti con gomma media (ossia i piloti nelle prime 10 posizioni) si sono fermati a montare le dure. Da notare anche il ritiro di Fernando Alonso, che festeggiava qui i suoi 400 GP. Le posizioni si sono cristallizzate con l'ordine Sainz, Leclerc, Norris, Russell, Hamilton e Verstappen per parecchi minuti, fino a che la McLaren non ha dato l'ok a Norris di spingere per recuperare sulla Ferrari. Al giro 63, la vettura del monegasco subisce uno snap nell'ultima curva che il pilota riesce, fortunatamente, a controllare; il muro del rettilineo, infatti, era parecchio vicino, e le conseguenze sarebbero state pessime. Con questo ha lasciato la porta aperta a Norris, che è passato serenamente. Al giro 66, Hamilton riesce a passare il compagno di squadra, dopo una lotta durata 10 giri. 

E così, soffrendo non poco, Carlos Sainz ha portato a casa una stupenda vittoria, forse la più bella della sua carriera. A chiudere il podio c'erano Norris e Leclerc, seguiti poi da Hamilton, Russell, Verstappen, Magnussen, Piastri, Hulkenberg e Gasly. Da segnare la bagarre tra Lawson e Perez, in cui si lottava per il sedile in Red Bull, non tanto per la posizione. I due, però, hanno concluso la gara a fondo classifica. 

Foto copertina x.com

Foto interna x.com

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