Soddisfazione immensa per un presente che, con due vittorie di fila, torna a far sperare la Ferrari per un titolo mondiale: non il più “pop”, quale va considerato quello dei piloti, ma quello che era il preferito di Enzo Ferrari, vale a dire quello dei costruttori. Vi pare poco, guardando le stagioni che abbiamo alle spalle?
Stratosferico Carlos Sainz tra qualifiche e gran premio, dunque; poco fortunato Leclerc in alcuni passaggi tra sabato e domenica e comunque a podio. Giù il cappello di fronte a entrambi e sguardo già puntato al Brasile, per quanto riguarda un presente tutto da godere.
Questo era, però, soltanto il preambolo dell’articolo di oggi e sull’oggi, se permettete. Perché siamo in giorno di ragionamenti, anche a mezzo social, che sembrano partire in automatico: Sainz sempre più bravo, che errore mandarlo via per uno “bollito” come Hamilton, in sintesi. E allora eccolo, il ragionamento che dovrebbe essere il più confortante in vista della prossima stagione, sul fronte dell’ avvicendamento tra i due piloti: avete visto il sorpasso di Hamilton - con una Mercedes tornata decente - su Russell al giro 66? Certo che lo avete visto, è una domanda retorica. Però, nella concitazione per i giri di Sainz verso la vittoria, lo avete anche “pesato”? Per come lavora ai fianchi il compagno di squadra e per come poi individua il corridoio all’esterno per sorpassarlo? Quella è roba per pochi, signori. E per la scelta della traiettoria è anche roba d’altri tempi.
Godiamoci le ultime gocce di champagne per Sainz e coccoliamo le Ferrari in vista dei tornanti di San Paolo, ma pensiamo al futuro, che poi dista qualche mese, con la cognizione che arriva comunque il più grande; che a calarsi nell’abitacolo della Rossa sarà un fuoriclasse epocale che, se messo in condizione, farà ancora la differenza. Senza ragionare per opposizioni e pensando “contro”, come è tipico di noi italiani che riduciamo tutto a una logica calcistica e di campanile. Forza Carlos oggi, facci divertire Lewis domani: godere aiuta a godere.