Dopo aver marchiato a fuoco la stagione 2023 e iniziato allo stesso modo il 2024, con vittorie a raffica, negli ultimi mesi ha Red Bull ha perso lo status di team di riferimento che l'aveva accompagnata per tre annate, non potendo più contare sulla vettura migliore della griglia. Di fatto, dal GP di Gran Bretagna, la McLaren ha compreso e sviluppato al meglio la propria vettura, ad oggi la migliore della classe, così come la Ferrrari che ha compiuto passi in avanti importanti: il tutto costringendo la Red Bull a correre ai riparti e limitare i danni in classifica costruttori, sia sfruttando i passi falsi dei rivali sia facendo affidamento su un Max Verstappen, mai come nel 2024 in stato di grazia, capace di superare con la guida i limiti della RB20.
Una situazione di emergenza a cui a Milton Keynes non sono stati in grado di rispondere, avendo ormai perso ogni chance di vincere il terzo mondiale costruttori consecutivo, e anche lo stesso Max Verstappen poco ha potuto per salvare l'emorragia di punti della squadra. Diversa invece è la situazione in classifica piloti dove, sia grazie alle sue magie che ai (tanti) passi falsi della concorrenza, il tre volte campione del mondo è riuscito a gestire il vantaggio acquisito nelle prime gare e tenere la testa della classifica, ipotecando, a sole tre gare dalla fine del mondiale, il suo quarto titolo.
E tra le magie citate, è impossibile non considerare quella appena sfornata dal figlio d'arte dei paesi bassi in occasione del GP del Brasile, vinto partendo dalla 17° posizione in griglia: un promemoria, nel caso fosse ancora necessario, del suo enorme talento al volante con cui, per quanto detto, ha ipotecato la corona iridata, guadagnando punti vitali in classifica ai danni di Lando Norris, primo degli inseguitori. Un successo che, inoltre, ha interrotto una serie negativa che durava da ben dieci gare, e che come detto ha permesso a Max di avvivinarsi al quarto titolo mondiale consecutivo: meno tre dal record assoluto di sette allori detenuto da Michael Schumacher e Lewis Hamilton.
E proprio di questo paragone importante, nel dettaglio con il sette volte campione del mondo tedesco, ha parlato l'ex pilota di F1 Timo Glock, in una recente intervista a Sky Germania. Malgrado Max abbia ancora tre titoli in meno dei due piloti più vincenti della storia, può tranquillamente essere paragonato a loro per le sue straordinarie abilità di guida, specie sul bagnato, che gli permettono di ottenere qualsiasi risultato egli possa ambire. Alla pari, appunto, dell'ex pilota Ferrari.
"Manca ancora un po' per il numero di campionati del mondo. Ma per quanto riguarda le qualità di guida sotto la pioggia, le qualità come pilota, Max Verstappen può già essere messo alla pari con Michael Schumacher. È incredibilmente bravo, ciò che ottiene in gara è straordinario. È unico."
Parole chiare a cui hanno fatto eco quelle di Helmut Marko, consulente della Red Bull, che ha aggiunto elogi alle abilità del pilota che ha scoperto e reso grande, sottolineando come a impressionarlo maggiormente sia, anche in questo caso, il controllo della vettura e della gara che l'olandese mantiene in ogni condizione.
"Era in un mondo tutto suo. I sorpassi sono stati sensazionali. Avevo detto che sarebbe salito sul podio, ma con una dimostrazione del genere ha fatto saltare tutto. È incredibile il suo controllo della macchina, soprattutto sotto la pioggia".
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