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14/11/2024 15:15:00

Wolff: «Ho subito voluto puntare su Antonelli. Max in Mercedes? Forse in futuro»


News di Prisca Manzoni

Con l'addio anticipato di Lewis Hamilton, Toto Wolff si è trovato tra le mani una delle decisioni più difficili: trovare il sostituto di un sette volte campione, qualcuno che avrebbe traghettato la squadra anche attraverso un importante cambio di regolamento. Ci sono stati diverse voci e speculazioni, ma alla fine la scelta è ricaduta su Andrea Kimi Antonelli. Promuovere un giovane così presto è sicuramente un rischio, ma le prospettive del manager austriaco sono chiare, in quanto aveva deciso di puntare su una veloce crescita dell'italiano già da anni; basta pensare, infatti, che ha firmato con l'iridato britannico un contratto con la formula 1+1 proprio per poter dare un sedile ad Antonelli appena fosse pronto, per non farselo scappare. 

Intervistato al podcast High Performance, il team principal della Mercedes ha raccontato cosa lo ha spinto in questa direzione: "Io non faccio fatica a prendere decisioni. Quando si è liberato il sedile, da un lato c'era la risposta istintiva di dare una chance a Kimi, ma dall'altra c'era il fatto che dovesse ancora debuttare in Formula 2 e fare molti test. Mi sono fermato e sapevo che il mio istinto avrebbe vinto comunque, ma prima ho agito con la logica e la razionalità, confrontandomi con i capi in Mercedes sia a Brackley che a Stoccarda. La decisione finale è arrivata anche con Kimi in stanza, Gwen [Lagrue ndr], James Allison e Bradley Lord".

Il salto di carriera di Antonelli era il segreto di Pulcinella, e la conferma era attesa proprio per il Gran Premio d'Italia. Tuttavia, il sedile dell'italiano era a rischio quando l'entourage di Verstappen si è avvicinato alla Mercedes. Wolff non ha nascosto l'interesse per l'olandese, ma le loro strade non si sono incrociate, quantomeno per il 2025. "Sto affrontando un cambio generazionale. La difficoltà è che sono arrivato in Mercedes quando Lewis era una superstar, era quasi una figura senior non per l'età ma per l'esperienza. Poi negli anni ci siamo rispettati nel nostro compito, ma con l'altra generazione, tipo Valtteri e George, li ho conosciuti quando erano piccoli e li ho fatti crescere. Lo stesso è successo con Kimi, che ho incontrato quando aveva 11 anni. Adesso è normale cercare i giovani. Max è un pilota fantastico con una spiccata personalità. Chi sa cosa succederà in futuro, ma per ora sono contento con la line-up attuale", ha ammesso ancora l'austriaco. 

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