Nelle scorse settimane si era molto parlato della rotazione delle power unit di Charles Leclerc. Il monegasco ha sostituito gli ultimi elementi disponibili da regolamento durante il GP d’Olanda, ragion per cui una volta concluso il GP di Las Vegas, sarà giunto al suo ottavo evento consecutivo senza poter ricorrere a nuove unità (parti fresche intendiamo). Se la Ferrari decidesse di non sostituire nulla da qui ad Abu Dhabi, il conto arriverebbe a dieci.
Anche se sostituire l’ICE, come ha fatto Verstappen lo scorso GP, avrebbe comportato una penalità di cinque posizioni in griglia, il circuito di Las Vegas, tra le ultime tappe in calendario, era sicuramente il luogo più indicato. Con le basse temperature le gomme sono soggette ad avere un importante degrado, la possibilità di compiere sorpassi è garantita e oltretutto contare su una nuova unità sui lunghi rettilinei del tracciato del Nevada sarebbe stato più che opportuno.
Lo dimostra Sainz, il quale a differenza di Charles, avendo sostituito tutte le parti della power unit in Brasile sfruttando l’errore commesso in qualifica, è riuscito a mettere 373 millesimi tra sé e il compagno di squadra. Un vantaggio maturato tutto nel primo e nel terzo settore, ovvero dove il motore viene maggiormente stressato.
Se facciamo una comparazione tra i migliori intertempi abbiamo che Charles è risultato più lento di Sainz di 286 millesimi ne T1 e 1 decimo netto nel T3. Nel T2 invece, sezione più guidata, le prestazioni dei due si equiparavano e Leclerc riusciva anche a fare un lavoro leggermente migliore.
Domani Leclerc partirà dalla quarta posizione con il rischio di correre un GP, in cui la farfalla resterà completamente aperta per oltre il 70% del giro, con una power unit usurata che per ovvie ragioni non può garantire il massimo delle performance e che potrebbe anche cedere da un momento all’altro.
Sicuramente la Ferrari avrà fatto i suoi calcoli e ora sia i tifosi che lo stesso Leclerc dovranno fidarsi, però forse questa decisione di non cambiare motore è stata più una mossa simile al gioco d’azzardo. Una pratica molto conosciuta a Las Vegas. Se guardiamo le performance di Sainz, secondo posto conquistato in griglia, con un nuovo motore Leclerc avrebbe potuto ottenere la seconda o la terza posizione in qualifica, che lo avrebbe messo in condizione di scattare 7° o 8°, ma con il vantaggio di poter contare su un’unità nuova sia in Nevada che nei prossimi appuntamenti. Solo il tempo ci dirà se la Ferrari avrà fatto la scelta giusta oppure no.
Foto: X, Ferrari
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