Lando Norris ha fatto un lavoro di fino nella Sprint del GP del Qatar tenendo Piastri nella sua zona DRS così che Russell non si potesse avvicinare e, di conseguenza, la McLaren aumentasse il gap sulla Ferrari. Nessuno, però, si aspettava che il britannico potesse cedere la vittoria proprio al compagno di squadra, rallentando negli ultimi metri e dando lo strappo proprio per stare davanti alla Mercedes. Una scelta coraggiosa, visto il distacco di Russell, ma che mette in luce il clima che c'è oggi nei box papaya: tutti devono collaborare per portare a casa il Mondiale costruttori.
Subito i media, tra cui noi di Formula1.it, non hanno perso l'occasione di chiedere spiegazioni: "Nessuno mi ha obbligato di cedere la mia posizione, è stata una mia idea che mi frullava in testa dal Brasile. Ne avevo parlato con il mio ingegnere prima della partenza, era un gesto da fare qualora avessimo avuto un gap sufficiente; lui però continuava a sconsigliarmela alla fine, perchè Russell era vicino e ho preso un rischio. Io non ho problemi, non sono qui per vincere le gare Sprint. Avevo un campionato in mente, ma non è andato secondo i piani. Oscar mi ha dato una grande mano, mi ha fatto guadagnare qualche punto su Max e al tempo era giusto così, visto che ero io ad avere l'opportunità di lottare per il Mondiale. La cosa più importante è che abbiamo lavorato bene insieme come squadra, non credo che nessuno avrebbe fatto quello che abbiamo fatto noi".
Nell'ottica della gara di domani, però, ci sono ancora dei punti interrogativi, poichè la distanza sarà molto maggiore. "Avevo ancora un po' di passo, potevo spingere di più anche se non so dire quanto. Noi volevamo solo fare doppietta e ottenere il massimo dei punti. Come squadra siamo contenti del risultato, abbiamo fatto tutto alla perfezione. Ho fatto fatica fisicamente, il mio collo non è contento. Non fa caldo come lo scorso anno, ma il vento rende tutto più veloce ed è una bella sfida. Dovrò andare di più in palestra", ha riportato Norris
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