Gli ultimi giri del GP del Qatar sono stati molto caotici per il garage della Mercedes (non che nel resto della pista fosse meglio), e ci sono state discussioni molto accese tra Lewis Hamilton e Bono. Infatti, quando il pilota passava in pitlane per scontare il suo drive through, ha iniziato a minacciare il ritiro, stanco di lottare sia contro la vettura sia contro una Federazione folle. "Negativo", gli ha risposto il suo ingegnere di pista. "Non mi importa. Io mi fermo in piazzola e spengo il motore", ha ribattuto stizzito il britannico. "Puoi farlo se vuoi 5 secondi di penalità ad Abu Dhabi. Devi solo fare un altro giro dopo che passi da qui", ha concluso con tono fermo il muretto. 

Al giro seguente, però, la regia internazionale ha trasmesso il messaggio: "Ritira la macchina". Ma in quel breve lasso di tempo, Hamilton aveva cambiato idea e, anzi, è avanzato in griglia fino alla 12esima posizione. I media hanno poi chiesto spiegazioni di quel comportamento curioso, e il pilota ha risposto con il suo classico mantra: "Non ho molto da dire. Io sono ancora in piedi, perchè non importa come cadi ma come ti rialzi. Metterò insieme i pezzi domani e tornerò più forte settimana prossima. Poteva andare peggio, l'importante è che sia finita. La partenza e la velocità in pitlane sono state colpa mia, ma la foratura è stata sfortunata. Non siamo riusciti a regolare bene le ali, è già successo altre volte, e senza ala anteriore non riesco a girare, c'era molto sottosterzo. Anche questo ha contribuito alla foratura della gomma; di certo c'erano detriti, ma non li ho visti". 

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