È dall'inizio dell'anno che non si parla d'altro che del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari. Ma oggi, che il paddock di Abu Dhabi ha preso vita con piloti, meccanici e altro personale, una notizia lontana sta diventando sempre più reale. Tutte le telecamere, i microfoni e gli sguardi sono concentrati sul britannico, che non nasconde le emozioni, sempre restando professionale. Un momento molto particolare della carriera del sette volte iridato, che probabilmente avrebbe voluto finire la sua storia in Mercedes; il rapporto tra i due, però, è molto incrinato da tempo.
"Al momento sono calmo. Sono positivo e pronto a dare tutto. Quest'anno, ogni momento è stato l'ultimo con il team; ogni gara era l'ultima volta che avremmo corso lì insieme, ma nei briefing di oggi ho realizzato davvero che è la fine. È difficile descrivere, non sono le sensazioni migliori ma dobbiamo essere orgogliosi. Mi ricorderò soprattutto i sorrisi, come il meccanico che stava piangendo sotto il podio dopo la prima vittoria in Australia. Mi ricoderò le emozioni di Silverstone quest'anno e altri momenti positivi. Mi ricorderò di ognuno, sia in pista che in fabbrica, che mi hanno supportato da sempre", ha detto Hamilton in conferenza stampa. "Quando ho lasciato la McLaren non è stato difficile e duro come adesso, avevo passato meno tempo lì, la decisione è arrivata alla fine dell'anno e non c'era tempo per metabolizzare".
Dopo 11 anni insieme, a gennaio il pilota ha dovuto riferire la notizia a tutte le persone a Brackley e Brixworth; da quel momento, tutti hanno dovuto convivere con questa spada di Damocle sulla testa, il pensiero che un giorno tutto finirà: "Il primo meeting con Toto è stato imbarazzante e anche dopo, specialmente quando ho parlato con la squadra giocando a paintball. Quel giorno mi hanno sparato molti pallini, sono uscito con i lividi. Mi aspettavo che sarebbe stato una situazione difficile da gestire ma l'ho molto sottostimata. La relazione si è rotta all'inizio dell'anno e le persone ci hanno messo tempo a metabolizzare. Non sono stato bravo a gestire con quelle emozioni, ma non chiedo scusa perchè sono umano. La Mercedes ha visto il meglio o il peggio di me, e questo è stato di sicuro uno dei peggiori per quanto riguarda per le emozioni, ma me lo ricorderò del bene. È un rapporto di relazioni umani; ci sono matrimoni, divorzi, perdite e malattie che viviamo fuori dalla pista".
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