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13/01/2025 17:30:00

«Il primo avversario è il compagno di squadra» - Sauber: Hulkenberg vs Bortoleto


Articolo di Martina Luraghi
La squadra svizzera riparte da una nuova coppia di piloti: saranno l'esperto tedesco e l'esordiente brasiliano a traghettare il team di Mattia Binotto in quella che sarà una stagione di transizione per il team, con vista sull'arrivo di Audi nel 2026...

"Il primo avversario è sempre il compagno di squadra". Quante volte abbiamo sentito questa frase nel mondo delle corse? Può sembrare scontata, ma questa serie di parole racchiude tuttavia una grande verità: prima di pensare a battere gli avversari, nella testa di un racer è necessario avere la meglio sull'unico pilota che in tutto il paddock guida la stessa monoposto.

In questa rubrica andremo ad analizzare tutte le coppie che prenderanno parte al Mondiale 2025, tracciando il profilo singoli piloti per poi provare ad abbozzare chi potrebbe avere la meglio sul proprio compagno di team al termine della stagione. Cominciamo dalla Sauber che ripartirà dalle numerose difficoltà del 2024 e lo farà con una coppia rinnovata composta dall'esperto Nico Hulkenberg e dall'esordiente Gabriel Bortoleto.

L'esperienza di "Hulk" per risalire

Il 2025 rappresenterà per tutti un anno di transizione in cui lo sviluppo delle vetture sarà praticamente minimo (per non dire nullo), con i team che presto concentreranno la maggior parte delle loro risorse verso la rivoluzione regolamentare del 2026, anno nel quale Audi entrerà ufficialmente nel Circus non solo come costruttore ma anche, e soprattutto, come motorista. In questo senso, la line-up scelta da Mattia Binotto è volta proprio a quello che dopo l'inizio dell'era ibrida datata 2014, viene considerato il nuovo "anno zero" della Formula 1.

Classificatasi decima nel Mondiale Costruttori, con i soli 4 punti conquistati da Zhou Guanyu in Qatar, la Sauber si affida a Nico Hulkenberg per provare a ricucire lo strappo che per tutto l'arco della passata stagione l'ha separata dal resto del gruppo. Sin dal suo ritorno nelle vesti di titolare, il tedesco ha mostrato di essere ancora un pilota affidabile con il quale poter costruire delle basi solide per una squadra che punta a riassestarsi.

I risultati ottenuti da Hulk nei due anni passati alla guida della Haas sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto per quel che concerne la stagione passata: nonostante la bagarre persa al fotofinish con l'Alpine, il team americano grazie ai punti del nativo di Emmerich è riuscito comunque a conquistare la settima posizione (miglior piazzamento dal 2018, quando si classificò quinta). Sauber, ma soprattutto Audi, sembrano quindi aver scelto il pilota giusto non solo se si guarda alla nazionalità...

Bortoleto, la freschezza di un due volte campione

A completare lo schieramento della Sauber è Gabriel Bortoleto, reduce da due stagioni straordinarie coronate con i titoli di Formula 3 e Formula 2 ottenuti in entrambi i casi da rookie, un qualcosa che precedentemente era riuscito solo a Charles Leclerc, George Russell e Oscar Piastri (insomma, non piloti qualunque). Quanto la squadra punti sul brasiliano lo dimostra la trattativa portata avanti con la McLaren che ne deteneva il "cartellino", essendo parte in quel momento dell'academy del team britannico.

Il piano che hanno in mente i vertici della squadra è chiaramente quello di far crescere il nativo di San Paolo senza troppe pressioni, libero di fare la propria esperienza alla guida di una vettura che quest'anno non avrà particolari ambizioni di classifica.

Il ruota a ruota tra i due

Se pensiamo ad un ipotetico confronto, sulla carta l'ago della bilancia non può che pendere dalla parte di Hulkenberg che vanta un bagaglio di esperienza importante, frutto delle sue 14 stagioni nella massima serie. Di contro, però, abbiamo la freschezza di un pilota come Bortoleto che avrà anche tanta voglia di dimostrare come i successi ottenuti nelle categorie propedeutiche non siano stati casuali. Quel che però lascia pochi dubbi è il fatto che Sauber-Audi sembra aver trovato il giusto mix di gioventù ed esperienza che nel 2026 potrebbe davvero rivelarsi la mossa vincente.

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