È tutto vero: Lewis Hamilton è a tutti gli effetti pilota ufficiale della Ferrari. E lo sarà, almeno, per le prossime due stagioni. Dopo aver sognato sin da bambino di vivere questa esperienza, il sette volte campione del mondo ha raggiunto questo obiettivo e, nella giornata del 20 gennaio scorso ha messo, per la prima, volta piede nella storica sede della Scuderia, a Maranello. Due giorni dopo Sir Lewis ha poi avuto modo di vivere la sua "prima" al volante di una Rossa, scendendo in pista (confermando le nostre anticipazioni) sulla pista di Fiorano al volante della SF-23, per il TPC che la Ferrari aveva organizzato.

Tutt gli occhi addosso

Per questo momento storico, per la sua carriera e per il mondo della F1, Hamilton ha voluto al suo fianco tutte le persone a lui più care: la sua famiglia e non solo. Oltre alla mamma Carmen e al papà Anthony, Sir Lewis ha debuttato anche sotto gli attenti sguardi del team principal Fréd Vasseur, del presidente John Elkann, del CEO Benedetto Vigna e del vicepresidente Piero Ferrari che, data la sua età ed esperienza ha avuto modo di assistere a svariate prime volte di pilota di primo livello con la Scuderia: da Niki Lauda a Alain Prost, fino a Fernando Alonso e Sebastian Vettel, senza dimenticare Michael Schumacher.

Hamilton e Schumacher: parla Piero Ferrari

E proprio per questo, il figlio del fondatore della casa di Maranello ha parlato, in una recente intervista ad Autosprint, della prima dei due grandi campioni del Cavallino, notando delle differenze tra gli arrivi delle due leggende, iniziando a parlare di quella del tedesco.

“La situazione era diversa, Schumacher aveva appena vinto due campionati e c’era molta pressione. Michael sembrava freddo al pubblico, ma con chi lo conosceva da vicino era molto amichevole. Ho sempre avuto un rapporto di amicizia che è durato negli anni”.

Passando al primo giorno di Hamilton davanti ai suoi Tifosi, Ferrari si è detto sorpreso dall’accoglienza riservata al britannico, ma anche dal suo stesso approccio.

“Quasi non riuscivo a crederci! Tutta quella passione mi ha colpito. La gente sul ponte che sovrasta la pista di Fiorano, è stata una dimostrazione d’amore. Bellissima. Aveva visto i tifosi che lo aspettavano, era felice, sorpreso. Dal modo in cui si è presentato non ricordo altri piloti così eleganti al loro primo giorno in Ferrari. Abito impeccabile, cravatta…Noi manager eravamo senza cravatta”.

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Foto copertina x.com