Da qualche anno a questa parte la Formula 1 e la FIA hanno richiesto all’Unione Contro gli Abusi Online (UAOA) di effettuare un’indagine su quanto avviene nel mondo social nei confronti sia dei piloti che degli steward incaricati dalla Federazione Internazionale a elargire penalizzazioni al termine di ogni sessione presente all’interno del calendario di F1.

L’analisi derivante dagli studi fatti dalla UAOA (United Against Online Abuse), è alquanto allarmante. Nel 2024 le minacce online avrebbero colpito ben 15 di loro (il 75%), per non parlare poi della situazione riguardante i giudici.

FIA e UAOA uniti in cerca di soluzioni

Il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, parlando a Madrid ha evidenziato tutta la sua preoccupazione in merito: “La UAOA continua a sottolineare la ritorsione che hanno gli abusi online su tutte le personalità coinvolte nel mondo dello sport. Il rapporto 2024, il secondo per noi, ha fatto luce sulla situazione riguardante commissari e piloti. Persone che assicurano alle nostre manifestazioni un giudizio equo e la massima integrità”.

La Formula 1, come anche altri sport ha bisogno di soluzioni e Ben Sulayem afferma che la FIA continuerà a lavorare a stretto contatto con la UAOA per trovarne il prima possibile: “Gli abusi continuano a crescere, bisogna agire. Il rapporto 2025 ci permetterà di promuovere la collaborazione tra tutti i settori sportivi, politici e tecnologici affinché vengano create delle soluzioni significative a protezione di tutti i membri che sono impegnati all’interno della nostra comunità”, si legge su 'GpBlog.com'.

Foto: Red Bull Racing

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