E’ vero: festa rimandata. Secondo l’assoluta perfezione di una scienza come la matematica, a Sebastian Vettel manca solo un punto (a cinque gare dal termine) per la conquista certa del secondo titolo iridato personale. Un punto in cinque gare (ammesso che Button vinca a tappeto ogni gran premio) per suggellare una superiorità schiacciante, devastante, a tratti umiliante per un gruppo di avversari che nulla ha potuto contro lo strapotere di questa vettura, la RB7. L’anno scorso Fernando Alonso, qui a Singapore, alimentava parecchio il fuoco delle ritrovate speranze iridate, nella rincorsa il cui epilogo tutti conosciamo. Qui, oggi, Vettel, a soli 24 anni, è la star.
Nonostante l’alta spettacolarità dello scenario del gran premio notturno di Singapore, siamo stati ben distanti dal puro divertimento vissuto tra le varianti e i rettilinei di Monza, solo due domeniche fa. Ci ha pensato, nuovamente, Fernando Alonso a sorprendere tutti con un’altra gran bella partenza (quarto posto finale dietro Webber, di più proprio non si poteva fare con questa 150°…) a inizio gara, così come ci ha pensato Jenson Button a elettrizzare decisamente il finale di corsa con un inseguimento velocissimo e minaccioso nei confronti dello stesso Vettel.
Splendidi fuochi d’artificio hanno accolto la nona vittoria stagionale di Sebastian, poleman e conduttore dall’inizio alla fine (peccato per il giro più veloce, strappatogli da Button), felice trionfatore in questo nuovo tracciato che aveva visto salire sul gradino più alto del podio solamente Alonso e Hamilton. Già, Alonso e Hamilton. L’inglese ha corso una gara a corrente alterna, prima vittima di se stesso nel tamponare un incolpevole (e obiettivamente sfortunato) Felipe Massa e poi spettacolare nel cercare la rimonta dalle retrovie (complice il conseguente drive through). Lo spagnolo, invece, continua ad essere l’unica luce di questa Ferrari, ormai velatamente rivolta alla prossima stagione, perché questa, purtroppo, è solo da archiviare. Fernando, comunque, conserva l’istinto della sfida, nonostante tutto. E ha ragione a farlo: lui, Webber, Button e Hamilton si trovano a lottare per il secondo posto nel campionato. Le prossime piste saranno quasi tutte perfette per la stellare Red Bull, che non si fermerà più, ma l’idea di conquistare il fantomatico titolo di vice-campione sa essere un motore parecchio potente… Appuntamento tra due settimane in Giappone, dove Vettel, molto probabilmente, potrà finalmente celebrare senza rinvii il titolo di campione del mondo…