Leggi l'articolo completo su formula1.it

24/03/2025 07:30:00

Disastro Ferrari, prima doppia squalifica nella sua storia. In Cina il punto più basso


News di Alessio Ciancola

From hero to zero: non esiste miglior modo per riassumere il weekend della Ferrari in Cina. Una tappa che, dopo il deludente GP d'Australia, doveva fornire risposte importanti per archiviare il negativo avvio di campionato. Un obiettivo che la Scuderia aveva centrato, almeno fino alla Sprint di Shanghai, riuscendo a dimenticare la tre giorni di Melbourne (quinta forza in campo con una SF-25 troppo brutta per essere vera), e bollare la debacle come figlia di errori di set-up e non dovuta a mali di progetto. I primi scampoli del round due della stagione avevano avvalorato la teoria di non aver sbloccato tutto il potenziale della Rossa, visto che appena messa in pista la SF-25 era tornata bilanciata e veloce. Un positivo avvio di cui Lewis Hamilton era stato protagonista: pole nella Sprint e vittoria della garetta con una magistrale gestione gomme.

Si torna indietro

Un lampo che aveva emozionato e illuso di poter imprimere una svolta al weekend a cui, però, non c'è stato seguito visto che la Rossa, in qualifica e gara (a causa di temperature elevate, diverse pressioni delle gomme e scelte di assetto) era tornata a faticare, rivelandosi quarta forza in campo, palesando una gestione delle gomme non ottimale e, malgrado nessun difetto visibile, una velocità inferiore alla concorrenza. Niente scuse: la velocità vista nella simulazioni non sembra trovare riscontro, motivo per cui i tecnici dovranno analizzare i dati e lavorare per estrarre la performance e sugli sviluppi per recuperare terreno. Una fine settimana duro, chiuso in pista al quinto e sesto posto da Leclerc e Hamilton che, dopo un buon avvio, mai sono stati in lotta per il podio, anche a causa di una tattica di gara non ottimale, costretti a vedere i rivali scappare via o ritornare da dietro.

La doppia squalifica: un primato

Tante difficoltà a cui si è aggiunta la doppia squalifica comminata al team di Maranello: Leclerc è stato estromesso dalla classifica finale poiché la sua vettura alle verifiche è risultata sottopeso di 1 kg rispetto al peso minimo regolamentare, mentre Hamilton è stato privato del sesto posto poiché la sua SF-25 presentava il pattino sul fondo troppo usurato (0,5 mm oltre il consentito). Un secondo atto del tragico avvio di campionato della compagnie italiana che, di fatto, ha stabilito un nuovo primato negativo. Numeri alla mano, in Cina la Ferrari ha toccato il punto più basso della sua storia visto che, nei 1100 GP disputati (in Cina era la ricorrenza), mai due vetture della Scuderia erano state squalificate nella stessa gara. Un crollo vero e proprio da cui Maranello dovrà ripartire per rimettere in sesto una stagione ancora lunga, fare ordine interamente senza farsi prendere dall'italica smania di cercare colpevolei, capire cosa non sta funzionando per trovare soluzioni e tornare nella partita di vertice. Sarà imperativo farlo per mostrare un vero cambio di mentalità, per mostrare di aver "capito" i propri errori, far vedere che è si può risorgere dalle proprie ceneri come i rivali hanno più volte dimostrato, per non disperdere il talento di due piloti straordinari come Hamilton e Leclerc e il lavoro di un team che, ricordiamolo, lo scorso anno ha superato un terremoto tecnico e sfiorato la possibilità un mondiale costruttori. Una squadra che, unita nel lavoro e negli intenti, aveva e potrà avere ancora l'obiettivo (e le capacità) di puntare a quello che è il goal dichiarato per il 2025. Il titolo mondiale.

Leggi anche: Ferrari, lo sfogo di Hamilton in radio: «È stata dura ma non arrendiamoci. Sono sicuro che...»

Leggi anche: Ferrari, Hamilton: «In gara siamo peggiorati in tutto. Leclerc ha testato delle cose ma...»

Foto copertina www.ferrari.com