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08/04/2025 18:30:00

GP Bahrain 2025 - Analisi Brembo: 4.2G di decelerazione, sfida estrema per i piloti


Gran Premio di Daniele Muscarella

La Formula 1 resta in Asia per il 4° round stagionale ma si sposta in Medio Oriente, che sarà teatro anche del 5° GP. Prima però è la volta del GP Bahrein, che vanta 20 precedenti, a cui va aggiunto il GP Sakhir, disputato nel 2020 sempre nello stesso impianto ma utilizzando il layout “ovale”. La costruzione dell’autodromo iniziò nel 2002 ed è costata 56,2 milioni di dinari locali: a disegnare il tracciato fu chiamato Hermann Tilke, che valutò anche altri 4 siti prima di scegliere di edificarlo a Manama.

I dati del GP

Secondo i tecnici del gruppo Brembo, che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della Formula 1, il Bahrain International Circuit da 5,412 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4 perché in un giro i piloti di Formula 1 usano i freni per 15,8 secondi, pari al 18 per cento della gara.

La curva più dura

La curva più dura del Bahrain International Circuit per l’impianto frenante è la prima, perché il rettilineo di 1,1 km che la precede consente di raggiungere i 313 km/h: i piloti di Formula 1 decelerano a 66 km/h in 2,89 secondi e subiscono una decelerazione di 4,2 g grazie a un carico sul pedale del freno di 133 kg.

Il debutto di Fernando

Il GP Bahrein 2010 sancì l’esordio di Fernando Alonso con la Ferrari. La pole fu però appannaggio di Sebastian Vettel. Al suo fianco in prima fila Felipe Massa con la F10, mentre in seconda fila c’erano Alonso e Lewis Hamilton. Lo spagnolo soffiò subito il 2° posto al compagno e approfittò di un guasto alla vettura di Vettel per passare a condurre al 34° giro.

L’impianto dell’epoca

A fine 2009 era stato vietato il rifornimento nel corso della gara e ciò comportò un aumento del peso minimo delle monoposto, pilota incluso, da 605 kg a 620 kg per effetto della maggiore capienza dei serbatoi. I team ridisegnarono le monoposto e lo stesso fece Brembo con gli impianti frenanti, per garantire elevati standard sia a vetture scariche che a pieno carico.