Quella appena iniziata non è solo la settimana del Gran Premio di Monte-Carlo, ma anche quella di uno degli appuntamenti più iconici dell’automobilismo mondiale: la 500 Miglia di Indianapolis, nonché uno dei tre appuntamenti della prestigiosa Triple Crown of Motorsport, insieme alla 24 Ore di Le Mans e al GP di Formula 1 del Principato.

Il format di questo evento unico è particolarmente affascinante: le qualifiche si disputano con una settimana d’anticipo rispetto alla gara. Proprio oggi, nella notte italiana, infatti le vetture si sono date battaglia sull’ovale dell’Indiana, e a sorprendere tutti è stato il rookie della Prema, Robert Shwartzman, al volante della sua Dallara numero 83.

Il giovane russo-israeliano ha stupito per velocità e maturità, considerando che sia lui che il team vicentino sono alla loro prima esperienza nel campionato statunitense, e che per entrambi si trattava del debutto assoluto su un ovale. Dopo aver facilmente ottenuto l’accesso tra i migliori dodici, Shwartzman ha conquistato un posto nei Fast Six con il terzo miglior tempo, prima di compiere un’autentica impresa nel suo ultimo tentativo: una media di 232.790 miglia orarie che gli è valsa la pole position.

Alle sue spalle si sono piazzati nomi di grande esperienza come Takuma Sato, due volte vincitore della Indy 500, e il pilota McLaren Pato O’Ward. A completare il gruppo dei Fast Six troviamo Scott Dixon, Felix Rosenqvist e Alex Palou.

Più in difficoltà invece il compagno di squadra di Shwartzman, attualmente in trentaduesima posizione e dunque a rischio eliminazione: per lui, la “last chance” sarà davvero decisiva.

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