Leggi l'articolo completo su formula1.it

21/05/2025 19:10:00

Diario di una rompipaddock: che fatica la vita da tifosi


Commento di Valeria Caravella

La Formula 1 è tornata in Italia, nella sua emozionante Imola. La puntata di oggi vivrà di una percezione diversa, dato che, la sottoscritta, ha avuto la possibilità di osservare dal suo posticino nel prato Rivazza, l'intero weekend concluso. È il momento delle valutazioni, dei pensieri più sinceri e di cosa ci ha lasciato il settimo appuntamento del Campionato di Formula 1.

Ferrari, l'amore ha trionfato: uno sguardo dalla Rivazza 

Ci sono vari motivi per cui una persona si appassiona alla F1: per la sua iconica velocità, per le sue monoposto dai colori sgargianti, per un pilota che entra nel cuore. Risultato? Scatta la passione. Non la comandi, né tantomeno riesci a programmarla: arriva inaspettatamente e con essa, inizia un nuovo viaggio, dove le emozioni prendono il sopravvento.

Nella nostra bella Italia, la passione è una cosa seria, soprattutto in materia di sport: diventa una fede da inseguire constantemente. In chiave di motori, la Ferrari è ciò che pompa milioni di persone a seguire questo tifo. L'ho notato con i miei occhi questo weekend, di quanto tutta quella gente sugli spalti e nei prati dell'autodromo, goda di una passione irrefrenabile e a tratti commuovente. Nonostante le delusioni per un inizio di stagione al dì sotto delle aspettative, i tifosi della Rossa, come nobili destrieri, restano lì, fedelmente, ad incoraggiare il proprio team del cuore.

Di emozioni contrastanti ne ho viste tante: dalla gioia sul volto dei bambini nel vedere quella monoposto Rossa sfrecciare in pista, alle urla di incitamento di un gruppo di ragazzi per Leclerc e Hamilton, sino alla delusione - e frustrazione - del risultato delle qualifiche. Quella domenica mattina, ero curiosa di vedere che aria avrei trovato nel prato della Rivazza: l'entusiasmo è andato perduto? Ma quando mai. Dalle 8 del mattino, la gente era già molta, alcune bandiere Ferrari erano già lì a sventolare e il desiderio di incoraggiare i nostri piloti a dare il meglio sé, era visibile più che mai. Il tempo è volato, le 15 sono arrivate in fretta, e il tifo per i due ragazzi del Cavallino Rampante, ha preso il sopravvento. 

Forse è stata la passione Rossa ad animare e stravolgere la gara di Hamilton e Leclerc (9): una gara da applausi per entrambi, dove le loro scelte strategiche hanno sicuramente pagato per ottenere una quarta e sesta posizione che solo al sabato, sembravano irrealizzabili. Ulteriore virgola di apprezzamento va per il #44, finalmente autore di una gara degna del suo nome, sperando che i suoi tifosi e la sua prima Imola in Rosso, stravolghino in positivo, le sue performance in pista. 

Simply lovely

Max Verstappen (10) torna a ruggire tra le curve di Imola, pista in cui i suoi successi aumentano a dismisura. Lo scatto in partenza non è stato dei migliori, ma grazie ad una staccata da paura in curva 1, riesce a mettersi in testa al gruppo, e scappare via dai suoi avversari. Da quel momento non c'è più partita, l'olandese riesce ancora una volta a fare la differenza: consiglio per McLaren? Non abbassate mai la testa con SuperMax, che sa molto bene come costruire successi mondiali.

Occasione sprecata

In casa Papaya qualcosa è andato storto: dopo la pole position di Piastri e una quarta posizione di Norris (7.5) in qualifica, le aspettative per la gara erano nettamente diverse. La MCL39 non ha brillato, e il gap con Verstappen ne è stata la conferma. Anche le strategie ai box sono da rivedere, con Piastri (7) che non riesce a festeggiare le sue origini italiane, scivolando dalla prima posizione alla terza. 

Gara da dimenticare o segnale preoccupante per il team di Woking? Monaco è dietro l’angolo, e i dubbi su questa performance saranno immediatamente sciolti 

Avanzando sempre più

Ancora una volta, la Williams chiude in zona punti. Il team di Grove è ormai un chiodo fisso tra le principali forze in campo, con un Albon stratosferico in quinta posizione (9). Sfortunato e forse troppo impulsivo Sainz (7): la strategia adottata in gara ha rovinato i suoi piani, scivolando dietro il compagno di squadra ma restando comunque in zona punti. Monaco sarà una pista dove la qualifica vale più di tutto, e con una Williams che già a Imola ha dimostrato grandi cose, chissà se fra un paio di giorni non assisteremo a risultati inaspettati. 

Casa amara

Un weekend da dimenticare per il nostro Kimi Antonelli (6) che sperava in un risultato nettamente diverso davanti al suo pubblico. Una Mercedes sottotono e un problema alla sua W16 fermano il bolognese, costretto così al ritiro. Il pubblico lo applaude, cerca di dargli calore: forza Kimi, avrai modo per rifarti nella tua Italia. 

Altra delusione arriva per George Russell, (7) che dalla terza posizione chiude in settima. Il team di Toto Wolff si reca a Monaco con l’obiettivo di dimenticare quanto accaduto a Imola e cercare di ottenere dei buoni risultati: chissà se le vie del Principato regaleranno scenari piacevoli per il team di Brackley.

Sorprese

Grandi cambiamenti per Aston Martin: i nuovi aggiornamenti portati proprio ad Imola, hanno permesso al team inglese di ottenere passo e ritmo. Una velocità che mancava da tempo che, soprattutto nel giro secco, è stata fondamentale per Alonso e Stroll (6.5) di sbattere fuori i due Ferrari. 

Diversi gli scenari in gara dove il passo e le strategie non hanno favorito i due piloti, con Alonso che chiude ad un passo dalla top 10. A secco di punti, ma con tante novità in pentola: l'Aston Martin è pronta a ripartire e cercare di ritornare a lottare per la zona punti.  

Occhio al francesino

Dopo l'errore di Melbourne, Isack Hadjar (8) è rinato: errori limitati, prestazioni costanti e punti preziosi portati a casa. Imola ne è la prova, grazie alla nona posizione conquistata. Rispetto al caro Lawson (5) che dal suo ritorno in Racing Bulls non è ancora riuscito a risplendere, il francese sta mostrando di meritare il proprio sedile e una spensieratezza che ci permette di apprezzare ancor di più il suo operato.

Dopo gli errori, c'è chi rimedia e chi peggiora

Le qualifiche della giornata di sabato sono state spaventose per gli incidenti provocati da Yuki Tsunoda e Franco Colapinto. Pesanti gli impatti dei due piloti, che fortunatamente escono illesi dalle proprie vetture. In gara però, c'è chi riesce a rimontare e chi invece a rimanere nelle retrovie. Tsunoda (6) parte dall'ultima posizione e riesce a risalire fino in decima, riscattandosi da quanto accaduto il giorno prima di cui, stando alle sue parole, si è sentito uno stupido per il grave errore commesso.

Sedicesimo invece Colapinto (4) che al suo ritorno in F1, fa più danni che risultati: Briatore incita alla pazienza, e noi come buoni osservatori, restiamo a guardare: riuscirà l'argentino a dimostrare di meritare il suo sedile rispetto a Jack Doohan? Infine, ultima nota per Haas e Sauber (4) lontane ancora una volta dalle posizioni che contano e sempre più alla deriva.

Sguardo verso il Principato

Ora che i motori si sono spenti su Imola, l'attenzione si sposta tutta su Monaco, circuito dove ogni millimetro conta, dove la precisione è legge e il coraggio può fare la differenza. Tra muretti che non perdonano e qualifiche che valgono metà risultato, la Formula 1 si prepara a vivere uno dei suoi appuntamenti più affascinanti e imprevedibili. 

 

 

Leggi anche: Leclerc corre in casa, Vasseur: «Monaco speciale per la Ferrari». Poi avverte: «Attenzione alla novità»

Leggi anche: McLaren si dirige verso Monaco: caccia al trono tra le vie del Principato

Leggi anche: ESCLUSIVA - Ferrari, ridotto il chilometraggio delle power unit per preservare l'affidabilità