Un sabato amaro per Max Verstappen sulle strade del Principato, dove negli ultimi anni aveva sempre fatto molto bene. Questa volta, invece, il campione del mondo in carica deve accontentarsi di un quinto posto in griglia (poi quarto per la penalità in griglia di Hamilton), frutto di una Red Bull apparsa meno competitiva del solito nel tortuoso labirinto di Monte Carlo.
“Ci mancavano feeling ed equilibrio, e alla fine abbiamo ottenuto solo il quinto tempo” – ha ammesso senza mezzi termini Verstappen dopo la sessione, chiusa con un 1:10.669. Le difficoltà erano già emerse nella terza sessione di prove libere, dove la monoposto austriaca aveva mostrato limiti evidenti, in particolare nel secondo settore, quello più tecnico e lento del tracciato.
“È stato un peccato, speravamo in qualcosa di più. Ma è chiaro che siamo deboli nelle curve a bassa velocità. Abbiamo problemi con i cordoli, come sempre con questa macchina, e in generale fatichiamo nei tratti lenti”, ha spiegato Max. Un deficit tecnico che a Monaco si paga caro, specie contro rivali come Ferrari e McLaren, apparse più stabili e reattive in queste condizioni.
Non è mancato anche un brivido in pit lane, con un incontro ravvicinato con Lewis Hamilton: “Il Team non gli aveva detto che stavo andando piano nella fast lane, quindi non è stata colpa sua. Ma è stato un momento spaventoso”.
Guardando alla gara, Verstappen sa bene che sorpassare a Monaco è un’impresa, e tutto si giocherà sulle strategie: “Dobbiamo vedere come funzionerà la strategia a due soste. Può andare a favore o contro di te, è impossibile saperlo ora. Sarà difficile passare, quindi dovremo affidarci davvero alla nostra strategia e vedere cosa ci riserverà la gara”.
Un Max lucido ma visibilmente insoddisfatto, consapevole che per recuperare posizioni domenica serviranno un pizzico di fortuna e un piano perfetto ai box. E forse anche qualcosa di più.