Il GP di Monaco è stato un appuntamento speciale per la Ferrari, l’evento di casa di Charles Leclerc. Il pilota ha avuto un weekend straordinariamente competitivo, al pari del duo della McLaren. Il secondo posto conquistato dal ferrarista però non rispecchia il vero potenziale della SF-25. Il 27enne ha guidato oltre le possibilità della vettura emozionando tutto il pubblico presente e quello che seguiva dal divano. Il quinto posto di Hamilton a 51’’ da Norris, l’ultimo dei non doppiati non può essere trascurato.
Abbiamo visto decisamente un’altra Ferrari su un circuito lento e da alto carico, ma comunque molto lontana dalle performance dello scorso anno, dalle qualità che avevano permesso 12 mesi fa a Leclerc di ottenere la vittoria.
Cos’è cambiato però dal 2024 al 2025? È davvero così difficile spiegare cosa è avvenuto in inverno all’interno delle mura di Maranello? Una domanda apparentemente semplice che ci stiamo facendo ormai da molto tempo e alla quale Charles ha risposto davanti ai microfoni di ‘Sky Sport F1’ dando una risposta alquanto sorprendente: “In realtà non è così difficile da spiegare, però non credo questo sia il luogo giusto in cui potervene parlare”, ha risposto a Davide Camicioli e Vicky Piria in un’intervista raccolta durante l’ultimo weekend.
Un sostanziale ‘Non c’è nulla da capire, sappiamo tutto’ e forse in Ferrari si è sempre saputo tutto. Ciò spiegherebbe il passaggio da quelle facce estremamente positive di inizio stagione, ai musi lunghi che non si riuscivano a nascondere già al termine del GP d’Australia.
La Ferrari conosce le ragioni per cui non riesce ad essere competitiva quanto lo scorso anno, forse lo ha compreso subito, già a marzo. Però perché tacere? Perché mantenere il silenzio? In questo modo sta facendo sembrare gli uomini e le donne della Scuderia delle persone che hanno perso la bussola e che navigano a vista in un mare in tempesta.
Le ragioni potrebbero essere due. Il primo motivo è che essere a conoscenza del problema non permette automaticamente di trovare una soluzione. Per quella serve tempo. L’altra è che probabilmente, anzi sicuramente, questo ‘calo’, se così lo vogliamo definire (la SF-25 è comunque più veloce della SF-24, solo che ha fatto dei progressi inferiori rispetto ai progetti realizzati dalle squadre rivali), è derivato da una decisione presa in inverno, e forse, rendere pubblica la cosa, significherebbe di rimando puntare il dito contro qualcuno.
La Ferrari adesso deve restare concentrata su se stessa ed essere libera di lavorare. A Monaco abbiamo visto un ambiente decisamente più compatto rispetto ai passati GP. In Spagna cambieranno tante cose: si ritornerà su una pista tradizionale e in più ci sarà l’introduzione della nuova direttiva tecnica sulle ali. Probabilmente non ci sarà nessun stravolgimento, però si tratterà comunque di una modifica che toccherà tutti e sarà importante affrontare la sfida con il piede giusto.
Il risultato di Monte Carlo ha riportato poi la Ferrari in lotta per il secondo posto costruttori. Mercedes e Red Bull non sono lontane (tre squadre in 5 punti). Centrare l’obiettivo è possibile, bisogna solo crederci.
Foto: Alessandro Martellotta
Leggi anche: Hadjar più concreto di Tsunoda in Red Bull. Si è scommesso sull'uomo sbagliato?
Leggi anche: GP Monaco - Analisi strategie: McLaren e Ferrari all’attacco, la tattica Mercedes si spiega solo in un modo
Leggi anche: LIVE - GP di Monaco 2025
Leggi anche: GP Monaco - Possibili strategie: il leader rovinerà tutto, come sempre