C'era l'attesa di vedere i risultati di Andrea Kimi Antonelli sui tracciati europei, che già conosceva dalle formule minori; invece, l'italiano ha vissuto un triple header da dimenticare, portando a casa due DNF e zero punti. Il pilota, però, è tornato in Canada più forte che mai, conquistando il suo primo podio in carriera, resistendo persino alla pressione di una MCL39 negli specchietti. 

Antonelli non ha nascosto il sorriso per le ore seguenti, nemmeno davanti alle telecamere di Sky. "Non ho ancora realizzato onestamente", ha ammesso con l'entusiasmo di un 18enne. "Sono riuscito a fare una bella partenza e a superare subito Oscar, che è stata la chiave della mia gara. Il ritmo era forte, ma alla fine ho spinto un po' troppo mentre cercavo di raggiungere Max, così che la mia anteriore sinistra stava degradando molto mentre la McLaren stava arrivando. Sono contentissimo del risultato e posso trarre un respiro di sollievo. È stato un ottimo risultato per il team, ma soprattutto per me". 

Il bolognese ha fatto una gara di gestione, sfruttando anche il potenziale nascosto della sua W15. Tuttavia, il ritmo della McLaren rischiava di rovinare la sua festa, fino a che non si sono messi i bastoni tra le ruote da soli. "È stato un momento difficile, nel secondo settore cercavo di creare un gap per non essere sotto attacco in fondo al rettilineo. A ogni giro poi Bono mi diceva il gap, quindi c'era una certa tensione. Quando è uscita la Safety Car e ho visto che Oscar aveva fatto una sosta ho pregato che la gara non ripartisse, altrimenti mi avrebbe passato", ha spiegaato ancora Antonelli. 

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