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17/06/2025 18:45:00

Un weekend da prima forza: ecco perchè la Mercedes ha avuto la meglio a Montreal


Articolo di Martina Luraghi
Una pole netta e una vittoria mai in discussione: il trionfo di George Russell in Canada e il primo podio di Kimi Antonelli hanno posto il sigillo su un fine settimana praticamente perfetto, come non si vedeva dalla tappa di Las Vegas dello scorso anno.

Siamo più che certi che il team Mercedes abbia lasciato il Canada con un sorriso grande così grazie alla vittoria di George Russell e al primo podio in Formula 1 di Kimi Antonelli. Sono 40 i punti guadagnati in quel di Montreal che hanno permesso alla squadra di Toto Wolff di riprendersi la seconda posizione tra i Costruttori, controsorpassando la Ferrari.

Mr. S...unday

Quello appena trascorso per il team anglo-tedesco è stato un fine settimana che ha rasentato la perfezione, costruito in sordina ed emergendo alla distanza a partire dall'inattesa pole position di Russell, capace di rifilare più di un decimo e mezzo a Max Verstappen e Oscar Piastri. Come già accaduto a Imola qualche settimana prima, il britannico ha saputo sfruttare l'ottimo feeling che la W16 ha dimostrato di avere con la mescola C5, riuscendo a mettere insieme un giro che ha lasciato a bocca aperta l'intero paddock.

Con la performance del sabato Russell ha rispolverato un vecchio soprannome che si era guadagnato ai tempi della Williams - Mr. Saturday - quando riusciva a piazzare la sua monoposto in posizioni inaspettate. Questa volta però sarebbe giusto e doveroso dire Mr. Sunday, dal momento che il britannico è riuscito a convertire la partenza dalla prima casella in vittoria come gli era successo solamente lo scorso novembre a Las Vegas.

Il nativo di King's Lynn ha beneficiato dell'ottima gestione gomme della sua monoposto, dimostratasi praticamente immune al graining che ha invece messo in netta crisi gli avversari, da Verstappen alla stessa McLaren. Ciò ha reso la vettura di Brackley la migliore in termini di tyre management, aspetto che invece si pensava avrebbe messo in crisi la W16, da sempre piuttosto vulnerabile quando si gareggia alle alte temperature.

Un "AKA" da 100 e lode

Si avvicinano gli esami di maturità per Kimi Antonelli, ma quelli in pista li ha già ampiamente superati a pieni voti. L'italiano ha infatti messo la lode sull'ottimo fine settimana della Mercedes, regalando a sè stesso il primo podio della carriera e alla squadra un doppio piazzamento in top 3. L'Italia ha così messo fine ad un'attesa che durava da 18 anni, quando l'ultimo pilota a portare il tricolore sul podio fu Jarno Trulli nel 2009 in Giappone.

È un rookie ma in Canada ha corso come un veterano, dando ancora una volta prova di quel talento naturale che solo i predestinati posseggono. Quella dedicata a Gilles Villeneuve era una pista che il 18enne bolognese non aveva mai visto prima, ma sulla quale è riuscito a confermare una capacità di adattamento notevole. È un dato di fatto che - numeri alla mano - Antonelli stia perfomando meglio sui circuiti a lui sconosciuti (la pole nella Sprint Qualifying di Miami ne è la perfetta dimostrazione); a quanto pare il dover partire da un foglio bianco gli sta creando meno difficoltà del previsto rispetto a quei tracciati sui quali - evidentemente - non è così semplice cancellare i riferimenti della passata stagione, quando in Formula 2 era alla guida di una Prema non particolarmente brillante.

Kimi sta facendo progressi a 360 gradi, a partire dal giro secco dove sta man mano imparando a comprendere le varie mescole, soprattutto quella C6 che sin dall'inizio gli ha creato più di un grattacapo in quando si trattava di posizionarla nella giusta finestra di funzionamento; il quarto posto di sabato scorso, ottenuto proprio con quest'ultima, non è altro che il frutto del lavoro svolto assieme ai suoi ingegneri.

Anche sulla lunga distanza i passi avanti sono evidenti: domenica l'italiano ha sicuramente beneficiato di una vettura in stato di grazia, ma la sua gestione degli pneumatici è stata cruciale per la conquista del terzo posto finale. Un piazzamento costruito soprattutto nella prima parte di gara con il sorpasso su Oscar Piastri e la pressione messa nel corso del primo stint a un Max Verstappen in completa balia del graining. Alla sua decima gara complessiva in Formula 1 Antonelli ha così chiuso a poco più di un secondo dal compagno di squadra, ma anche prima che entrasse la Safety Car il gap da Russell era di soli tre secondi e mezzo.

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