La qualifica del sabato a Silverstone ha regalato emozioni contrastanti in casa Alpine. Da un lato Pierre Gasly, autore di una prestazione solida e sorprendente che ha portato la monoposto blu in Q3 contro ogni previsione. Dall’altro, l’ennesimo disastro firmato Franco Colapinto, sempre più nel mirino per prestazioni lontane dal livello minimo atteso in Formula 1.
“Sono molto contento delle qualifiche di oggi, soprattutto considerando quanto sia stato complicato il weekend fino a ora”, ha dichiarato Gasly. La sua soddisfazione è più che comprensibile: fino alla mattina di sabato, l’Alpine sembrava destinata a una qualifica anonima. Invece, grazie a un ottimo lavoro del team e a qualche modifica azzeccata, il francese ha ribaltato la situazione e centrato il decimo tempo con 1’25’’785. Un risultato che diventa ancora più importante se si considerano le penalità inflitte a Antonelli e Bearman: Gasly scatterà dall’ottava posizione in griglia.
Se la prestazione di Gasly merita applausi, quella di Colapinto merita almeno qualche domanda scomoda. Ancora una volta, l’argentino ha deluso, chiudendo ultimo in qualifica, con un miglior tempo a quasi un secondo e mezzo dal compagno di squadra. Ma il peggio deve ancora arrivare. Nel tentativo di forzare un giro utile in Q1, ha perso il controllo della vettura sull’uscita dell’ultima curva, è finito contro le barriere e poi, come se non bastasse, è rientrato in pista per qualche centinaio di metri prima di parcheggiare la monoposto a lato di una curva pericolosa, costringendo la direzione gara a esporre la bandiera rossa.
Una manovra discutibile, che ha causato l'interruzione della sessione. Un errore tecnico prima e di giudizio dopo. E a questo punto, sorge spontanea la riflessione: sono davvero sufficienti gli sponsor che lo hanno portato in F1 a giustificare la sua presenza in griglia?
Flavio Briatore ha mantenuto un tono istituzionale, elogiando il lavoro del team e di Gasly, e limitandosi a un “Franco sa di aver commesso un errore e deve migliorare”. Ma il tempo per “migliorare” in Formula 1 non è infinito. E a ogni nuovo errore, la pazienza – e la credibilità – si assottigliano.
Per Alpine, la giornata di sabato è la perfetta fotografia della stagione: un pilota che tira fuori il massimo, anche quando il pacchetto tecnico è limitato, e un altro che continua a zoppicare. La pioggia attesa per il Gran Premio potrebbe mescolare le carte. Ma una cosa è certa: Gasly sarà pronto a cogliere l’occasione. Colapinto, invece, dovrà prima dimostrare di meritarsela, quella occasione.