È passata una settimana da quando, mercoledì scorso, il paddock della F1 è stato colto di sorpresa dalla notizia dell'addio di Chris Horner dalla Red Bull. Una clamorosa decisione, arrivata con effetto immediato, che ha posto fine ad un’era, visto che il team di Milton Keynes ha perso il manager che da zero aveva portato la squadra ad essere con costanza nelle prime posizioni e vincere titoli a raffica. Motivi che hanno reso sorprendente questa mossa, specie poiché Horner lascia da vincente, con l'ultimo titolo piloti vinto nel 2024, il quarto di fila con Max Verstappen. E forse proprio il pilota olandese, che forse più di tutti ha dato al team, è stato il fattore che, minacciando il passaggio in Mercedes, ha spinto i vertici Red Bull ad allontanare il team principal per non perdere l'asset più pregiato del team. Il sole attrono a cui tutto ruota, l'uomo capace di tenere in vita un team che sta via via perdendo il suo smalto.
Insomma, un colpo durissimo per quello che era il team principal più longevo della griglia (era al suo posto dal 2005), e che ha portato diversi addetti ai lavori e personaggi legati al mondo dei motori a fornire il proprio punto di vista. Tra loro c'è anche il noto presentatore televisivo, Jeremy Clarkson, che proprio come il manager britannico ha affrontato una simile sua crisi professionale dieci anni fa. Un periodo 'no' arrivato al termine della sua lunga permanenza nel ruolo di presentatore del famoso programma della BBC "Top Gear", che si è conclusa bruscamente dopo un episodio di violenza tra lo showman inglese e uno dei produttori del programma. Un errore che, di fatto, aveca portato l'emittente TV a non rinnovare il contratto con Clarkson, che però senza perdersi d'animo ha deciso di lanciare un proprio programma (con ascolti record e plauso della critica) su Amazon Prime, "The Grand Tour", insieme ai suoi fedeli compagni di viaggio come Richard Hammond e James May.
Scrivendo nella sua classica rubrica per "The Sun", Jeremy Clarkson ha rivelato di aver scritto un messaggio all'ex team principal della Red Bull dopo il suo allontanamento, incoraggiandolo a non farsi abbattere da tale decisione e spingendolo a guardare avanti. "Gli ho scritto -ha detto Clarkson- dopo la notizia del suo licenziamento, sottolineando che in passato mi ero trovato nei suoi panni. Gli ho detto che quando ti svegli la mattina dopo, è facile pensare: 'Bene, è finita'. Ma nel mio caso, non era così. Anche lui la pensa così". Delle parole di conforto giunte dopo che i due avevano visto insieme GP di Gran Bretagna. "Ho passato del tempo con lui al GP. Era chiaro che non aveva idea che il proiettile stesse arrivando. Le voci più brillanti dicono che andrà in Alpine, ma l'anno prossimo avranno motori Mercedes, il che significa che Chris dovrebbe lavorare Toto Wolff. Quei due non vanno molto d'accordo, non riesco a immaginare che ciò accada".
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