Mancano pochi mesi al 2026, e il tempo si fa particolarmente stretto per i progettisti della Formula 1, impegnati nel nuovo cambio di regolamento. Gli ingegneri potranno anche passare ore e ore davanti al computer, tra simulazioni e modelli, ma l'unico vero riscontro arriverà dalla pista. Per permettere alle squadre di arrivare al meglio in Austrialia, la Federazione ha concesso di avere tre sessioni di test pre-stagionali: la prima sarà a Barcellona a fine gennaio, seguita da due fine settimana in Bahrain.
Alcuni team, però, avranno modo di testare in anticipo le soluzioni del 2026 grazie a una nuova direttiva tecnica, riportata da Motorsport: si potrà usare l'ala mobile anteriore nei test Pirelli. Quest'ultima è un elemento fondamentale nell'aerodinamica attiva, che serve a ridurre la resistenza aerodinamica; tuttavia, c'erano non poche perplessità per quanto concerne la sicurezza e, vista la sua complessità, i team hanno impiegato del tempo per realizzarla. Ora che tutti la hanno, però, si potrà montare sulle vetture che testeranno i cerchi da 18 pollici, anch'essi parte fondamentale delle nuove regole.
Da questa combinazione ne trarranno benefici sia le squadre, che potranno avere più chilometri di test, come la Pirelli, che avrà risultati più realistici. Per quanto riguarda il calendario dei test, dopo il GP di Ungheria saranno in pista l'Alpine, la McLaren e la Racing Bulls, mentre al giorno seguente la monoposto di Enstone sarà accompagnata dalla Haas. La Ferrari dovrà attendere dopo la pausa estiva, per il test programmato a seguito del GP di Monza insieme alla Red Bull.
Leggi anche: F1 2026 - La FIA introduce il BoP? Non esattamente: i dettagli
Leggi anche: Ferrari, modificata la pista del Mugello per il test della sospensione: il retroscena